Per me il fascismo è una città costruita dal nulla, con le mani dai miei padri,
dai miei zii. La rivoluzione fasciocomunista inizia dall’agro pontino,
dobbiamo ricostruire un nuovo pensiero forte collettivo, uno spirito unitario,
quello che univa pure Togliatti e Guareschi. Dobbiamo ricostruire l’unità del
popolo, quella di Mao, dobbiamo ricostruire la libertà di tutti, non solo
quella di Berlusconi e della sua famiglia. Così Antonio Pennacchi, Premio Strega 2010
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