A Paola, l’italiana regina dei Belgi va meglio che a Silvio

Se fossimo sudditi di Paola Ruffo di Calabria, l’italiana regina dei Belgi, con ogni probabilità l’Italia sarebbe in grado di governarsi con successo ed onore come accade al Belgio che dopo 14 mesi, pur guidato da un Governo dimissionario fa registrare un PIL a +2,4%, approva leggi e tiene sotto controllo i conti. Nonostante le contrappozioni tra fiamminghi e valloni il paese regge perché è strutturalmente sano. L’Italia invece, con un Governo legittimo in carica e dopo feroci manovre di bilancio è preda della tempesta finanziaria, non riesce a far ripartire la produzione, ha una classe politica che nel suo complesso è moralmente compromessa come ci lasciano intuire le numerose inchieste che investono destra e sinistra. La crisi è sistemica e la politica è eterodiretta da poteri sovranazionali che in politica estera come per la difesa e da forze occulte, in campo economico. Ciò che leggiamo sui giornali e quello che osserviamo in TV è la rappresentazione patetica di una nutrita oligarchia che non ha più poteri reali da mettere in campo per far fronte alle emergenze ed incidere sui destini della nazione.