Ad avercelo un Presidente comunista che dà in beneficenza i suoi appannaggi…

Provate a chiedere a Fausto Bertinotti se è disposto a rinunciare al suo vitalizio da 15mila euro mensili quale ex Presidente della Camera, vi risponderà che gli occorre per “vivere” e poi lui l’ha guadagnato comiziando tutta la vita sul lavoro. Provate a chiedere a Fini se rinuncia alla sua nutrita scorta alloggiata a quattro stelle od all’auto di servizo che lo scorazza in vacanza per la Maremma toscana, vi risponderà che non è lui a decidere ma il Ministero dell’Interno. Provate a chiedere all’ultimo dei deputati nominati iscritto al gruppo misto dopo aver attraversato più volte l’emiciclo di Montecitorio da destra a sinistra e da sinitra al centro se si rende disponibile a votare la sfiducia al governo per andare a nuove elezione, vi risponderà che lui è un responsabile alla prima nomina e deve maturare i cinque anni di legislatura per aver diritto al vitalizio. Se ponessimo queste stesse domande 630 volte alla Camera e 330 volte al Senato, la risposta sarebbe sempre negativa siatene certi. C’è invece un uomo dimesso e dall’aspetto trasandato: José Alberto Mujica Cordano Presidente dell’Uruguay che ha rinunciato a tutte le indennità ed a tutti i benefit della sua carica cedendoli ad una associazione che promuove lo sviluppo dei territori più poveri della sua nazione e si accontenta di vivere con appena 800 euro mensili perché questa è la cifra che dispone mediamente un uruguagio ed altro non mi necessita, risponde. Un esempio di buona politica che ci viene dal sud America, comunemente immaginato come una costellazione di Stati fantoccio corrotti ed in mano a narcotrafficanti invece, l’Uruguay col Suo Presidente guerrigliero ex tupamaros, ci restituisce il senso più profondo che la politica deve assumere: quello di servire la nazione senza trarre alcun vantaggio per sé. Dovrebbe questo semplice concetto appartenere alla nostra tradizione, è un insegnamento che ci viene ad esempio dagli eroi del nostro Risorgimento come Garibaldi che mai trattenne per sé qualcosa che fosse frutto delle sue battaglie per l’Italia; c’insegnano alle elementari che l’Eroe si ritirava a Caprera recando con sé solo qualche chilo di stoccafisso e qualche sacco di semi. Proprio come José Alberto Pepe Mujica Cordano ch’è nullatenente, vive in una fattoria e coerentemente alle sue convinzioni svolge i compiti della Sua carica sobriamente e con modestia dimostrando che la politica è uno strumento di servizio alla nazione e NON una carriera che si pretende di assumere come professione. Pepe come si fa chiamare il Presidente uruguagio, dimostra ai nostri politicanti che si può efficacemente fare politica anche senza soldi, anche se nati poveri ed anche vivendo con semplicità contrariamente alle sciocchezze che provano a farci bere secondo le quali, tagliando le indennità ed i vitalizi solo i ricchi sarebbero eletti. Prenda nota sig. Bersani, il compagno tupamaros è nato povero, vive da povero e serve la Sua Nazione con fierezza ed orgoglio senza chiacchiere, senza fronzoli e senza soldi!