affari liberi, le tariffe ci diranno quanto

Maggiore libertà d’impresa per rilanciare la crescita e competizione a più ampio raggio per far abbassare i prezzi al consumatore inducendo un recupero del potere reale di acquisto dei salari, sono questi gli elementi fondamentali che caratterizzano il decreto sulle liberalizzazioni secondo il Governo Monti. Tutta da dimostrare l’efficacia competitiva dei servizi che in Italia non ha mai prodotto alcun beneficio concreto sulle tariffe praticate agli utenti finali quanto alla crescita, di sicuro avremo qualche centinaia di posticini garantiti per figli e parenti di notai e farmacisti. Il restante è tutto un buon auspicio nel quale dobbiamo credere per ragioni di forza maggiore esercitata dalla UE. Restano delusi sia i più sfegatati fautori del mercato per i quali Monti ci ha venduto un tozzo di liberismo con l’intento di punire la classe media, sia i sindacati. La Cgil infatti, vede guai in arrivo perché i lavoratori saranno costretti a lavorare più ore depauperando il mondo della cultura e del sociale. La sinistra liberale invece si dice entusiasta perché mai alcuno prima di Monti aveva osato tanto e la riprova è che sono tutti scontenti.

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