Né destra, né sinistra, era un Prete, Paolo Giordana, il capo gabinetto del Sindaco Cinquestelle di Torino Chiara Appendino che è andato oltre e si è dimesso per aver fatto cancellare una multa ad un porteghese suo amico. Novanta euro risparmiati e viaggio di ritorno a casa gratis con mezzo di trasposto rigorosamente pubblico del Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. che fa capo a FCT Holding S.r.l., società finanziaria controllata dal Comune di Torino. E ci mancherebbe. Gli amici a questo servono, a stare in compagnia, dividi il companatico, raddoppia l’allegria in Comune. I TPL devono essere rigorosamente pubblici a Torino come a Roma. A dire il vero pubblici lo sono anche a Napoli. L’Italia si unisce nella lotta NoTav-no bus. Da nord a sud: precisi, economici ed efficienti. Vuoi mettere l’efficienza di un servizio pubblico con l’efficacia di un trasporto privato dove se non paghi il biglietto resti a piedi perché il solo interesse del datore di lavoro è quello di fare profitti raggiungendo il maggior grado di soddisfazione dell’utenza? Ma i grillini sono diversi. Loro sono oltre la destra, oltre il PD, sono per il collettivo, restituiscono i vitalizi e ti tirano giù dagli “altari” se restituisci il biglietto del tram. Semplici e corretti. Ad avercene di sì onesti e trasparenti al governo di Palazzo Chigi. Virginia e Chiara, travolte da un insolito destino. La Raggi si smarrì sui tetti con Romeo; l’Appendino perse la sua bussola in piazza San Carlo la sera della finale di Champions. Oramai orfane, ad entrambe non rimangono che i clic del Rousseau ed i consigli di Casaleggio. E pensare che il vaffa a Torino fece di Chiara la più amata dagli italiani. Giovane, elegante, procedeva spedita finché le scorte di farina sabauda nella cambusa dell’Amministrazione non sono andate esaurite ed ha dovuto affrontare gli eventi con le risorse proprie del movimento. Un pasticcio tira l’altro e tutto è venuto giù precipitosamente, tranne che il consenso. Quello ancora regge nei sondaggi. Vedremo alla prova delle urne già la prossima settimana. All’eterno ritorno di Berlusconi a destra ed al riciclo dei rottamati a sinistra, sembra che gli elettori, rassegnati, tra due collaudati sistemi inaffidabili preferiscano l’improbabile nuovo che avanza. D’altronde, per i giovani grillini, l’avventura in mare aperto al timone della nave Italia sembra un’esperienza irresistibile. Procuriamoci un salvagente, a breve molleremo le cime e salperemo in direzione dei tempestosi mari catalo-venezuelani.
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