Entro l’estate arriverà sul web la squadra antiblogger, uno speciale commissariato per monitorare capillarmente la rete dai social network ai news blog col compito specifico di prevenire non solamente i reati tipicamente informatici, ma reprimere i reati d’opinione espresse con argomentazioni “vivaci” ed in forma lessicale efficace. Insomma, anche se il direttore della Polizia Postale non lo dice chiaramente, arriverà la censura vera, quella che ti sbatte in galera per un commento che vuole distinguersi nell’oceano della comunicazione digitale. Facciamo ancora in tempo quindi, noi di Blogaccio, a pubblicare il comunicato “parole e fucili” del professor Paolo Becchi. La grande stampa nazionale e la politica, quella che si sente minacciata dal prorompere sulla scena di forze antogoniste nuove, ha stretto intorno al simpatico professore ordinario di filosofia del diritto all’Università di Genova, un vero e proprio cordone sanitario prendendo a pretesto le Sue dichiarazioni alla radio durante il noto programma “la zanzara”. Due pesi differenti per valutare la stessa notizia, si potrebbero sintezzare così le osservazioni a sua giusta difesa scritte nel comunicato del prof. Becchi il quale pone l’accento su come pensieri praticamente sovrapponibili, il Suo e quello del Governatore della BCE Draghi, siano stati trattati dal mondo manipolativo della stampa asservita ai poteri economico-politici, in maniera del tutto diversa: i timori espressi dal governatore Draghi circa i pericoli che un alto indice di disoccupazione giovanile possa innescare proteste violente, sono stati letti favorevolmente mentre l’allarme lanciato da una cattedra più bassa di quella della BCE, sui timori di una possibile esasperazione degli animi indotta dal protrarsi della crisi, ha avuto gli esiti di una sommaria fucilazione mediatica senza precedenti per l’incolpevole Becchi. S’avverte inconfondibile il puzzo del compromesso morale o storico che dir si voglia che certo non annuncia tempi migliori per gl’italiani, per la politica, per la democrazia, per l’Europa. Caro prof. Becchi, non ci convincono alcune delle soluzioni che Lei ha prospettato nei Suoi interventi pubblici come l’efficacia di una prorogatio o la fiducia incondizionata riposta nell’assemblearismo, ma ci batteremo fino all’ultima riga perché Lei le possa illustrare ed esprimere liberamente. Auguri, gli animatori di Blogaccio.eu
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