Bonjour tristesse, da Moro a Mattarella è ben nota l’incompatibilità dei democristiani di sinistra con giornalisti e telecamere, i maligni dicono infatti che questa è la ragione per la quale Renzi l’ha portato al Colle: il protagonista in video resterà lui. Ma non è vero, il potere piace anche a loro come a noi, solo che per prenderlo prima devono piangere, sentenziava il vecchio squalo Sbardella, democristiano di destra. In ogni caso a sentire quelli di sinistra, per il Quirinale meglio un democristiano che un migliorista, ogni riferimento a fatti e personaggi anche recenti non è casuale. S’illude chi pensa che Mattarella sarà il ciambellano della Repubblica al servizio del Governo e della maggioranza di turno. E’ un uomo autorevole concordano in tanti, che non deve un grazie ad alcuno, conosce a fondo la Costituzione e saprà incidere ed indirizzare le riforme. Piuttosto è il PD che ora diventa una incognita, al momento non è dato sapere quanto durerà l’intesa interna ritrovata sulla figura di Mattarella. La sinistra del PD comunque resta ostile alle riforme economiche. Quella di Renzi però è indubbiamente una vittoria gli riconoscono. In crisi è invece caduto Berlusconi che aveva puntato tutto sul patto del Nazareno e vedendo in Renzi il suo figlioccio la delusione è risultata profonda come se gli avesse restituito pan per focaccia allo sgarro della bicamerale di Dalema sulle riforme fatta saltare nel 1997. Cinico e baro più e meglio del suo maestro, in un colpo solo Renzi ha ricompattato il partito e restituito con Mattarella l’onore politico al più arguto dei suoi rivali interni. Sergio non ha padroni e non gli farà sconti dice Macaluso che lo conosce bene, sarà un tutore della Costituzione fermo nell’applicazione delle sue Regole. La politica l’ha respirata in famiglia non viene dalla militanza, ha ripreso con rigore l’impegno del fratello assassinato dalla mafia. Quanto alle accuse, come ho già scritto in passato, al tempo di Bernardo suo padre, fu la DC nazionale a volere il quieto vivere con la mafia e non Mattarella. Quello di Renzi è un trionfo che annulla le opposizioni interne osserva Cacciari. Ora è improbabile che i colonnelli del vecchio PCI abbandonino il generale vittorioso. A sinistra di Renzi non c’è nulla, spetta a Berlusconi evitare di suicidarsi politicamente e costruire l’opposizione…
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