Che David Cameron abbia imparato poco dalla Thatcher è universalmente noto; che un conservatore possa approvare il matrimonio gay l’ha più volte ribadito, ma che ignorasse la missione affidata dal Profeta a ciascun musulmano è il segno inconfondibile del declino inarrestabile dell’Europa svilirizzata dalla retorica multiculturalista che le impedisce di issare un argine a difesa della civiltà occidentale. God save the Queen: “questo è tradire l’Islam, non c’è nulla nell’Islam che giustifichi quest’atto”, sono state le testuali parole pronunciate a caldo dal primo mininìstro inglese alla notizia che due jihadisti nigeriani di passaporto britannico avevano decapitato in strada Lee Rigby, soldato di Sua Maestà reduce dall’Afghanistan. Un tentativo di emulazione si è consumato poche ore dopo a Parigi dove un uomo dai tratti inconfondibili ha provato a sgozzare un altro infedele, un soldato francese che fortunatamente se l’è cavata con una ferita guaribile. La tolleranza e la proverbiale liberalità inglese hanno di fatto agevolato l’immigrazione nel Regno Unito al punto di aver islamizzato interi quartieri soprattutto nella zona est di Londra. I numeri sono così elevati che è impossibile controllarli tutti si calcola infatti che circa un quarto dei combattenti jihadisti abbiano passaporto britannico con le conseguenze immaginabili che simile condizione comporta: possono entrare ed uscire dal Regno Unito e dall’Europa come e quando vogliono aggirando i controlli alle frontiere. Anche così si spiega l’escaletion del terrorismo di matrice religiosa cui abbiamo asssistito negli ultimi anni in diverse città europee. Il fedele islamico non si limita a pregare rivolto verso La Mecca e ad osservare i precetti del Corano, il suo è piuttosto un progetto totalizzante di asservimento dell’occidente: fare proseliti che assumano e facciano propri gli insegnamenti degli Iman per i quali la superiotà dell’Islam finirà per prendere il controllo dell’intero continente infedele attraverso un’esplosione demografica che generi “società parallele” a quelle locali con regole, valori e forze proprie tali da rendere chiaramente visibile l’Islam nelle zone d’insediamento dove s’imporrà uno stile di vita musulmano che funga da culla alla jihad. Di fronte ad un simile scenario che si sta lentamente acclarando, siamo consapevoli che l’Europa NON ha stomaco a sufficienza per dotarsi degli strumenti necessari a vincere una battaglia dura di colonizzazione egemonica. Si pensa di contrastare la violenza aprendo le porte di casa e riconoscendo ai potenziali assassini, i diritti dei figli. Agli errori di valutazione di Cameron evidentemente la Kyenge, ministro congolese della Repubblica Italiana non ha nulla da insegnare per porvi rimedio. La sua proposta d’integrazione anzi, percorre esattamente le stesse strade battute dalla Gran Bretagna. Spalancare le porte della penisola con lo ius soli finirebbe semplicemente per accellerare e facilitare enormemente quell’esplosione demografica che ci condurrà inesorabilmente in un mondo orrendo di odio e di follia. Le mani insanguinate di quest’assassino al quale è stato regalato un passaporto NON suo e le parole allucinanti che urla nel video sono la più eloquente delle bocciature per i teorizzatori del multiculturalismo: Non sappiamo da chi abbia ereditato tanta spocchia la d.ssa Kyenge per rifiutare un cenno di saluto ad un rappresentante del popolo di Milano che le offriva una stretta di mano, di certo però dubitiamo che abbia lo spirito sincero ed il coraggio di Ingrid Loyau-Kennett la quale, per nulla intimorita ha cercato di calmare i due feroci attentatori affrontandoli a mani nude ed evitando con la sua stessa presenza, che potessero compiere altri gesti inconsulti a danno della folla disarmata che nel frattempo era accorsa sul luogo del delitto.
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