Casaleggio lancia il Rousseau, open source del M5S

casaleggio lavora al pcHanno provato con Liquid Feedback a dare corpo alla democrazia digitale quelli del Movimento cinque stelle, ma è stato un disastro come avevano già avuto modo di sperimentare i pirati tedeschi, ha infatti una scarsa usabilità ed allora Casaleggio ha sviluppato in casa il suo Rousseau 1.0 che nelle intenzioni vuole essere il sistema operativo di riferimento per snellire il macchinoso e barocco funzionamento organizzativo del M5S ad ogni livello amministrativo. Il mago della comunicazione digitale applicata alla politica ha già anticipato che il sistema sarà in evoluzione perpetua perché le funzioni sono suscettibili di miglioramenti ed incrementi applicativi, un pò come è accaduto a windows per capirci. Al Rousseau hanno accesso gli eletti e gli iscritti che sono centomila ed in costante aumento così come il numero di elettori sottolinea Gianroberto il cittadino che conta quanto un clic, ma vale più di tutti nel Movimento. Ciascuno degli utenti però, avrà un grado di permessi di accesso differenziato tiene a precisare, vale a significare che un milanese potrà votare una proposta di Delibera per il Comune di Milano od una proposta di Legge Regionale da presentare in Regione Lombardia e non per altri livelli locali. Potrà discutere invece le Leggi per il Parlamento Nazionale e le proposte da presentare al Parlamento Europeo. Non potevano mancare naturalmente il tasto di raccolta fondi e le Faq dove i cittadini deputati nazionali, regionali ed europei ed i cittadini consiglieri potranno imparare come si formula una proposta di Legge, come si scrive una proposta di Delibera, una interrogazione, una interpellanza, un’ordinanza. Insomma, ha pensato proprio a tutto Casaleggio, ha tradotto in perfetto linguaggio macchina i processi assembleari, esecutivi e giudiziari dobbiamo supporre. Una app efficientissima quest’ultima, visto la velocità delle espulsioni infatti possiamo costatare che non accumula arretrati e non mantiene pendenze, basta un clic e la sentenza passa in giudicato. Non si è capito molto bene però se affianco al Rousseau o sopra il Rousseau, c’è comunque un altro sistema operativo, ma in carne ed ossa: il Direttorio. Che funziona molto bene tiene a sottolineare Casaleggio, non è una struttura politica, più precisamente è un supporto operativo per me e per Grillo che ci occorre per mantenere i legami col territorio. Pare proprio volerci rassicurare il mitico Gianroberto: l’intelligenza artificiale non può sostituire in toto le facoltà dell’uomo. Questo sì che è un bel passo avanti per la democrazia. Prova ne sia l’euro, per il quale si passerà dal sistema binario al sistema cartaceo: il M5S raccoglierà infatti le firme per una legge di iniziativa popolare. Si consideri cosa fatta perché ne bastano 50.000, la metà degli iscritti. La legge non sarà archiviata come le altre leggi di iniziativa popolare nei polverosi scaffali parlamentari, ma sarà discussa in aula tra lo stupore generale possiamo immaginare, quasi un evento nella storia della Repubblica quello di discutere una legge di iniziativa popolare l’approvazione della quale “avvierà il referendum consultivo” per uscire dall’euro.  Anche su questo tema le parole di Casaleggio ci rassicurano: non sarà per via referendaria che usciremo dall’euro in compenso, saremo certi dell’efficienza gestionale del Rousseau…

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2 risposte a Casaleggio lancia il Rousseau, open source del M5S

  1. Giancarlo De Gregorio scrive:

    Leggo che Rousseau sarebbe Open Source, da dove viente questa informazione? E dove si possono trovare i sorgenti?
    Grazie

    • Franco Mosta scrive:

      Infatti, Rousseau non è Open Source. E’ proprietario. Rousseau non può essere proprietario, è una questione di credibilità del M5S. Non li rivoto finchè non aprono i sorgenti della piattaforma Rousseau (magari cambiano anche nome perchè un sistema operativo è un’ altra cosa)

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