Non trova altro rimedio la Lega di Bossi che tacitare internet, il solo efficace strumento che ha saputo aprire una breccia nel muro di gomma dei segreti inconfessabili del carroccio. Le pressioni esercitate dalla base attraverso facebook hanno impedito l’espulsione di Maroni ma il campanello di allarme più grave era venuto dalla rivelevazione diffusa dalla rete sulle speculazioni africane finanziate coi contributi dei rimborsi pubblici concessi ai partiti. Prima che le genti delle valli, altrimenti dette cafoni quando sono stanziate nell sud d’Italia, scoprano di essere stati ingannati dai loro paladini autonomisti
Fava, ha fatto approvare un emendamento alla Legge Comunitaria con il quale chiunque potrà prescindere dalla valutazione delle Autorità Giudiziarie e chiedere ai provider di rimuovere i contenuti che dovesse ritenere inopportuni a suo giudizio. L’obiettivo di Fava è duplice: ritrovare l’unità imponendo il centralismo omertoso ed impedire che si rompa il cerchio
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