La raccomandazione come sistema di selezione è quasi un tratto antropologico in Italia di cui spesso sono costretti a far uso anche i bravi per non trovarsi sistematicamente esclusi. Un vero male della società italiana perché a differenza di quanto accade negli altri paesi è una pratica assurta a costume e per il quale alcuno avverte disagio o ravvedimento morale anzi spesso è segnata dall’omertà delle rete sociali. Non bastano titoli, curriculum, esperienze della vicinanza e delle convenienze si è fatto in Italia un elemento essenziale di cooptazione che deprime le intelligenze e mortifica i meriti oltre ogni misura comprensibile frenando le aspirazioni dei giovani s’impedisce quel necessario ricambio delle forze ed energie vitali che di una Nazione risultano essere la linfa vitale per il futuro.
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