Neanche più gli Stati Uniti sono capaci a dire basta e per le strade della Siria s’inciampa in corpi bruciati e mutilati. Le ragioni che congiurano a determinare la stasi nelle iniziative che pure sono state solerti in altre crisi umanitarie, sono molteplici: gli alti costi delle spedizioni militari che necessariamente si protraggono ben oltre i tempi delle operazioni sul campo; i timori che le eventuali forniture di armi ai ribelli possano rafforzare l’opposizione jihadista che finirebbe per condizionare pesantemente i destini della Siria post Assad compromettendo gli equilibri geopolitici nell’area; non ultimo il veto dell’alleato storico degli Assad la Russia, per la quale la Siria è e resta una importante finestra sul Mediterraneo.
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