Cosentino è dentro, al Senato

Non più tardi di ieri, domenica 20 gennaio 2013 dagli schermi di Sky Berlusconi dava “sub judice“ la candidatura dell’innominabile. Maestro della comunicazione ha saputo evitare l’imbarazzo del fuoco di domande che l’avrebbe attinto in diretta. In realtà, Nick ‘o mericano aveva già firmato la candidatura come ha potuto accertare un’informata fonte gionalistica vicina al centro destra campano. Il carico di voti di cui dispone lo ha salvato dalla galera e lo farà Senatore, sarà il n° 3 in lista dietro Berlusconi e Nitto Palma, coordinatore regionale del partito in Campania che sta a Cosentino come Angelino Alfano sta a Berlusconi alla segreteria nazionale. Nella provincia di Caserta alle ultime elezioni del 2008 votarono Cosentino il 70% degli elettori ed ora, secondo i sondaggi pervenuti ad Arcore, senza Nick NON voterebbero PDL. Quando si dice la democrazia! Quasi un milione di persone pur avendo orecchie per ascoltare in TV le odiate intercettazioni, pur avendo occhi per leggere i giornali, senza neanche turarsi il naso si muoverà di casa il 24 febbraio per recarsi in cabina elettorale e confermare la sua stima in Nick ‘o mericano. In democrazia decide la maggioranza e non altra speranza hanno le minoranze se non quella di educare i figli perché rimuovano quel bagaglio di consuetudini, costumi e comportamenti che va sotto il nome di (sub)-“cultura popolare”.