Da terzi di sant’Agata agli ultimi della terra

girone e latorreQuella che in tanti definiscono la grande democrazia indiana, è la stessa democrazia che ha saputo costruire il suo sviluppo economico facendo perno sulla tolleranza dello sfruttamento capitalistico del lavoro e del lavoro infantile soprattutto. Prim’ancora di diventare una potenza economica globale, era già da alcuni decenni una potenza nucleare a mezzo della quale si conquistò il rispetto dell’U.R.S.S. e della vicina Cina maoista. Nonostante questi dati incontrovertibili e ben noti, ieri al Senato come alla Camera abbiamo dovuto patire la morale pacifista dai rottami della cultura universalista che grazie al PD sono resuscitati in Parlamento e trovano ancora fiato per bocca di grigi funzionari di partito. C’han fatto credere che il Parlamento appena eletto si era rinnovato ed invece scorpriamo sconcertati che è ancora popolato da simili figuri che si arrabattono senza né arte, né parte nelle stanze della partitocrazia immortale per vivere a scrocco e sostenersi di chiacchiere. Senza i soldi dei nostri rimborsi elettorali questa gente andrebbe per stracci. Se la vicenda dei fucilieri della nostra Marina Militare, Girone e Latorre, ci getta nello sconforto più totale per la sorte sventurata che la loro e nostra Patria ha voluto riservargli, leggere di presunti scontri di civiltà, di difesa passiva, di retorica militirista fino ad arrivare a trasformare le vittime in aggressori, c’irrita più di ogni altra porcheria immaginabile. E’ grazie al portato di tale ciarpame propinato per 70 anni alle giovani generazioni se l’Italia si ritrova tra gli ultimi della terra, sbeffeggiata e mortificata senza più l’onore e la forza per reagire. Diseducare i giovani, svilire ai loro occhi valori come il coraggio, l’onore, l’amor di Patria, l’eroismo, il sacrificio, la complice fratellanza comunitaria che si ritrova nella nazione; issare il vessillo arrendevole della rinuncia, della vigliaccheria elevata a sistema democratico NON poteva darci un mondo migliore e di certo NON poteva fare dell’Italia una nazione forte e rispettata nel consesso internazionale. L’isolamento nel quale siamo finiti e che ci ha lasciato preda di chi sa di potersi permettere ogni irriguardoso abuso è la risultante inevitabile di un modello culturale fallimentare che pensa di arrivare a condizionare i rapporti tra gli Stati senza impiegare energie ed offrire modelli di supremazia.

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