La città ha problemi che restano sospesi e vanno risolti, De Magistris s’approssima al rimpasto: fuori FdS dentro PD. Fuori le ali più movimentiste che hanno paralizzato in un limbo l’azione amministrativa lasciando in sospeso le scelte strutturali da intraprendere per risolvere i problemi più seri della città non ultima, l’annosa e spettrale questione dello smaltimento dei rifiuti urbani impensabile infatti, pretendere di continuare a sostenere costi altissimi per spedirli in Olanda pur di compiacere le frange minoritarie che sono state però determinanti a raggiungere il risultato della vittoria nel ballottaggio con Lettieri. I rifiuti unitamente al tema della “participazione”, sono le basi programmatiche che il PD di Bersani vuole chiarire prima di decidere di entrare nella nuova Giunta e sono nodi importanti questi, perché i programmi elettorali un anno fa erano antitetici e dunque sarà difficile far comprendere agli elettori il percorso di convergenza che sta maturando grazie soprattutto al fiato sul collo della UE che minaccia multe e tagli ai fondi. D’altronde, nelle faccende amministrative concrete la democrazia dei partiti mostra i suoi limiti irrisolti prendiamo Parma, la civilissima cittadina emiliana da 250mila abitanti che ha eletto il giovane bancario Pizzarotti del M5S. Il nuovo sindaco che aveva fatta della mancata costruzione dell’inceneritore un punto di forza del suo programma ottenuti i consensi oggi, si ritrova a fare i conti col mondo del reale che gli dice: “rifiuti zero”, nonostante la buona volontà dei parmigiani, è una metodologia di smaltimento che necessita di tempi lunghi d’implementazione tra i 5 ed i 10 anni. Nel frattempo, non si può pensare di tutelare i bambini di Parma e spedire ad Amsterdam i rifiuti intossicando i polmoni dei bambini olandesi< , dobbiamo voler bene a tutti i bimbi della nostra vecchia, cara Europa e per NON tradire il consenso ricevuto o cadere in evidente contraddizione Pizzarotti, smentito dai fatti che sono sempre più duri e difficili da sbrigare rispetto alle teorie, se ne lava le mani e pensa ad un refendum. Decidano i cittadini, per NON sbagliare. Certo, poteva raccontarla prima la verità ma con ogni probabilità NON l’avrebbero eletto sindaco di Parma. Ora noi sappiamo che Napoli ha circa sei volte la popolazione di Parma, conosciamo anche il senso civico dei napoletani come spiegarsi, NON propriamente “ginevrino”, dunque risolvere il problema dei rifiuti è per De Magistris una scadenza molto più impellente ma siamo fiduciosi perché dalla sua ha il carattere: quando NON gli servi più, lui va dove lo porta il cuore pur di restare protagonista.
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