De senectude gay

Un antico detto popolare ci viene in soccorso e c’aiuta a farci comprendere meglio anche e soprattutto nelle sue ridicole implicazioni “politiche”, la vicenda del candidato Presidente PD alla Regione Sicilia: quando i “sederi” si fanno pesanti le donne si danno ai Santi, i gay invece alla politica aggiungiamo noi. Forse impaurito e sicuramente preoccupato per quanto accaduto a Berlusconi che ha potuto leggere le sue notti sui giornali e riascoltare le sue telefonate piccanti ai telegionarli, Crocetta, evidentemente pensando alla vita che ha condotto e che potrebbe finire sui giornali come ritorsione politica una volta eletto, ha tenuto a farci sapere ch’è diventato vecchio e che da Presidente della Regione Siciliana autonoma la sua condotta sicuramente NON offrirà più motivo di scandalo e dunque, lasciando sottintendere che non sarà ricattibile. Doppiamente ridicolo, in primo luogo perché lascia intendere che solamente la vecchiaia ha potuto spegnere i suoi ardori diversamente avrebbe perseverato nel libertinaggio ed in secondo luogo, perché lascia trapelare tutto l’imbarazzo che prova nel dover pensare una modalità di approccio e comunicazione con l’elettore medio siciliano d’ispirazione tradizionalista e dunque poco incline a valutazioni benevoli. In buona sostanza promette di fare il “bravo” ed a sostegno di della sua promessa pone l’accento sull’età che avanza che non permetterebbe più distrazioni di sorta. Raggiunta la pace dei sensi anche Crocetta sente il bisogno di trovare un diversivo dopo anni di duro lavoro ed allora si è buttato in politica. Ma i timori di Crocetta sono del tutto infondati scrive Sgarbi, gli elettori già in passato l’hanno eletto sindaco e deputato. In realtà pensiamo, che l’esposizione delle abitudini sessuali di Berlusconi sui mezzi di comunicazione sia stata provacata NON già dai suoi appetiti, ma dal fatto che lui stesso ha invitato a “pranzo” tutti gli italiani portando le sue sgallettate sugli onori della cronaca politica con nomine e designazioni a cariche pubbliche di soggetti valutati esclusivamente per la magnanimità delle proprie prestazioni confondendo in questo modo vita privata con compiti pubblici. Per concludere, Crocetta pensiamo possa dormire sonni tranquilli, NON interessano all’elettorato i suoi appettiti sessuali quanto piuttosto le eventuali intenzioni di far passare dal letto di casa i suoi amici prima di nominarli sulle morbide poltrone dell’Assemblea Siciliana.

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