è stata la Cia ad incastrare il Roger Rabbit leghista

Matteo Salvini è prigioniero dei grillini, solo le urne potrebbero liberarlo e bisogna che si affretti prima che il vento cambi. In politica è già accaduto ed accadrà ancora. La politica in fondo è come una barca a vela in mezzo ai flutti, per non affondare bisogna anticipare la tempesta in arrivo e cambiare rotta. Ma chi ha incastrato il Roger Rabbit-leghista? Nel cerchio magico del capitano si sono convinti che dietro le registrazioni divulgate da buzzfeed ci sia la mano di Mike Pompeo e del vice Presidente Mike Pence. L’Amministrazione Trump sarebbe irritata dalla vicinanza della Lega al Cremlino. Appena due giorni dopo il viaggio a Washingthon di Salvini infatti, uscì un rapporto molto duro di Mike Pompeo sulla lotta alla immigrazione irregolare che declassava l’Italia. Putin non scuce un solo rublo. Sarebbero soldi buttati, sostiene il noto politologo russo Serghey Markov. Gli piacerebbe finanziare i partiti populisti occidentali vicini alla Russia, ma sa che non può per due ordini di motivi: la CIA mantiene sotto sorveglianza i soggetti politici come Salvini e Le Pen in primo luogo; e poi nessun paese tra quelli governati dalle forze vicine alla Santa madre Russia ha votato contro le sanzioni economiche, non possono permetterselo. Sarebbe bastato il voto anche di un solo paese per fermare le sanzioni inflitte dopo l’annessione della Crimea. Indubbiamente le pressioni esercitate dal sistema delle imprese esportatrici soprattutto venete e lombarde sulla Lega sono forti perché dalle sanzioni alla Russia hanno subito notevoli danni al loro fatturato, ma concorda l’ex ambasciatore Sergio Romano, le chiacchiere al tavolo del Metropol sembrano più millanterie che colloqui d’affari. E’ saggio dubitare continua l’ex ambasciatore Romano, non credo che ci sia stato uno scambio di denaro quale contropartita per un aiuto alla Russia. Di sicuro invece, c’è l’interesse di alcuni a sbarazzarsi di un incombrante avversario politico come Salvini