Francesco perdona Silvio, ma i Vescovi non l’assolvono

Francesco, Dio Perdona“Non dimentichiamo che Dio perdona tutto e perdona sempre”, sono le parole un pò a sorpresa con le quali Papa Francesco ha annunciato un Giubileo straordinario dellaAntonio-Martino Misericordia. Si è poi rivolto direttamente ai Sacerdoti Papa Bergoglio, perché abbiano “tanta Misericordia in Confessione”. In sostanza par di capire che il Papa ha raccomandato ai Preti di assolvere sempre ed assolvere ogni peccato senza mai anticipare un giudizio alla luce della Parola sia pure del Vangelo, sia pure della Bibbia. Giudizio sospeso dunque anche per gli assassini dell’Isis? Sembrerebbe di sì, secondo il nuovo corso Gesuitico della Chiesa per la quale Dio NON condanna e NON punisce. Non ci resta allora che rivedere il Catechismo che abbiamo studiato da piccoli, eravamo rimasti infatti ai cattivi che vanno all’Inferno ed ai buoni che vanno in Paradiso. In verità anche in quel catechismo ai cattivi restava una possibilità di guadagnarsi il Paradiso, ma dovevano sinceramente pentirsi, espiare i peccati e rinfrancare il male causato. D’ora in avanti invece, non sarà più così: buoni e cattivi, saremo tutti Beati nella Gloria di Dio. Noi se permette, piuttosto che ai peccatori preferiamo rivolgere il pensiero alle tante vittime Cristiane sgozzate in Siria, Iraq ed Egitto, qui però siamo venuti per parlare d’altro. Devono essere stati proprio quel “tutto e quel “sempredicevamo, ad aver messo a posto anche le coscienze dei Berlusconi’s and friends, dopo che già gli animi si erano rasserenati per l’assoluzione definitiva in Cassazione dal reato di concussione e prostituzione minorile se Antonio Martino, tessera numero due tra i fondatori di Forza Italia, si è così tanto adirato coi Vescovi italiani che invece hanno confermato la cristiana censura per i  costumi peccaminosi di Silvio che inducono a perseverare nella corruzione morale le anime di tante ragazze. Come per un laico, così anche per un cristiano che esercita funzioni pubbliche ed assolve ruoli di rappresentanza, simili condotte ancorché non siano reati, sicuramente non possono essere agitate alla stregua di benemerenze ha scritto il direttore di Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale italiana. Ma chi sei tu per esporre Berlusconi al pubblico ludibrio? Ha tuonato un insolito Martino calato nei panni di predicatore laico, evidentemente anch’egli turbato nella ritrovata pace dopo la sentenza della Cassazione. Le parole di ferma condanna dei Vescovi in virtù della Dottrina tradizionale della Chiesa, l’avranno fatto ripiombare nel malessere dello scorno come la vergogna che assale coloro che sono scoperti a vivere nel peccato quando invece tengono a far credere di mantenere una condotta irreprensibile. Tratto in inganno dalle Parole che in più di una occasione il Santo Padre ha pronunciato, anche un uomo colto quale è Antonio Martino, un sincero liberale, si è sentito in diritto di non riconoscere più gli insegnamenti dei Presbiteri e di rivolgersi direttamente a Lui che è nei Cieli e che tutto perdona e sempre assolve…

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