Francia, la vecchia UE di Merkel e Macron resiste alle bombe di Putin

Francia, Marine e’ superata, la vecchia UE di Merkel e Macron resiste alle bombe di Putin. L’Italia di Draghi e Mattarella, tira un sospiro di sollievo. A Bruxelles non trattengono l’entusiasmo, i “valori” sono saldi. Passiamoli dunque velocemente in rassegna questi decantati “valori”: regole di bilancio dettate agli Stati dalla finanza apolide in luogo di politiche economiche governate; competitività e mercatilismo tedesco che hanno finito per determiare la penetrazione profonda nella economia continentale, assecondando con tutti i mezzi regolatori immaginabili, il colonialismo del regime cinese con produzioni qualificate ed essenziali, delocalizzate in Asia unitamente al trasferimento a titolo gratuito delle conoscenze e delle competenze tecnologiche in contropartita, la UE ha ricevuto da Xi Jinping, l’apertura alle esportazioni tedesche che hanno fatto la fortuna della Merkel nel corso della crisi del debito sovrano quando la Grecia si e’ vista spezzare le reni dalla Trojka e trascuriamo qui, volutamente, il male fatto all’Italia dalle politiche di bilancio montiane imposte dalla Germania per bocca della Commissione di Bruxelles in applicazione del famigerato fiscal compact. Un articolino privo di velleità disciplinare non potrebbe bastare a restituire la portata del dolore inflitto alle masse popolari della società italiana. Proseguiamo la nostra breve rassegna di valori macromerkelliani europei: ordoliberismo, dottrina in favore del mercato tedesco, che ha raggiunto il massimo trionfo con la costruzione del nord Stream 2, il gasdotto con la Russia, terminato e temporaneamente sospeso, con la quale la Germania ha indotto anche l’Italia a sottoscrivere contratti di forniture esclusive con Putin dopo aver sostanzialmente ceduto alla Turchia la Libia, già fonte di approvvigionamento primaria dell’Eni, per prossimità alla penisola; accoglienza e trasferimento organizzato su larga scala di giovani maschi subsahariani e mediorientali, per contenere i costi del lavoro con tutti i problemi di integrazione ai costumi evoluti della civilizzazione che questo ha comportato ed ancora comporta. Valori, nient’altro che valori, ancora valori, la Francia di Macron, confermato President de la Repubblique dai voti della sinistra di Mélenchon, a respingere immigrati alle nostre frontiere con la forza, la Germania della Merkel a prendersi i siriani formati e preparati da impiegare alla Volkwagen e le masse problematiche e spesso indottrinate, scaricate sulla povera Italia marca di generosità a braccia e porti aperti. Ecco in estrema sintesi l’Europa di Macron, che le elezioni presidenziali francesi hanno messo al sicuro e l’Italia che sarà costretta a rimorchio con il contentino del green che sarà bruciato dalla competizione di Cina ed India sul fuoco del cabon fossile a basso costo.

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