Gli scissionisti, tutti figli di Silvio

scissionisti del PDLDi congresso nel PDL non se ne parla. La sola ipotesi di un rimpasto di governo ha fatto accapigliare la Carfagna e la De Girolamo. Per la verità gli scissionisti temono di finire senza voti come Fini e Casini e dunque, si profila un PDL defalchizzato, ma non deberlusconizzato. Siamo tutti figli di Silvio si è affrettata a precisare la De Girolamo, lui è il capitano ed Angelino il timoniere. Par di capire che si sono rassegnati a rottamarlo, ne faranno una sorta di icona votiva da mostrare all’adorazione durante le campagne elettorali. Un pò come Bossi per la Lega. In fondo, raccontare fandonie e la cosa che meglio gli è riuscita. Il riconoscimento è unanime. Libertà d’impresa, fiducia nell’individuo, meno tasse, leggi snelle, velocizzazione burocratica, sono la nostra carta d’identità, sono i valori di Silvio che anche il Wall Street Journal gli ha riconosciuto continua la De Girolamo. Sarà forse scaduta quella carta d’identità, perché in Europa più alcuno l’accetta e pensare che la De Girolamo credeva nella politica, di notte andava ad attaccare i manifesti. Chissà come sarebbe stata l’Italia se invece fosse andata a dormire la notte. Noi poveri meschini, credevamo facesse politica perché non trovava lavoro e tra le poche occasioni che si rimediano in Campania, quella della politica è senz’altro la migliore per una donna: tante ore libere ed uno stipendio di tutto rispetto. Oh, le nostre non sono maldicenze. Abbiamo raccolto le confidenze della Pascale su Vanity Fair.

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