La ‘ndrangheta è leader nell’accoglienza dei migranti. Su cento milioni di euro spesi per il Cara di Isola Capo Rizzuto, la ‘ndrangheta ne ha incassati 36. Lo abbiamo documentato, sottolinea il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, mancato Ministro della Giustizia per espresso diniego dell’ex Presidente della Repubblica. Ma forse fu solamente un caso. Di sicuro c’è che Gratteri ha modi spicci e risolutivi, per sua stessa ammissione “non si alza mai da un tavolo senza aver preso decisioni” sul da farsi. E’ uno di quelli che fissa l’obiettivo e lo persegue fino a raggiungerlo. Anche per questo motivo è preferibile ascoltarlo in viva voce . Su temi delicati e controversi come quelli dei migranti e dell’accoglienza indiscriminata, a scanso di equivoci è meglio ascoltare con le proprie orecchie la gente che rischia, lavora in silenzio e parla solamente a prove evidenti. In Italia quasi mai gli organi di informazione riportano dichiarazioni sconvenienti, quelle che stridono coi diritti inventati, quelle che impallidiscono i colori dell’arcobaleno e smentiscono la bontà disinteressata delle Istituzioni. Scegliamo apposta di ripassare a distanza di giorni sui casi e sulle notizie sforzandoci di cogliere nelle notizie stesse, gli aspetti che ai maestri correttissimi fossero casualmente sfuggiti. Ci siamo assunti il compito di restituirvi una chiave di lettura documentata che sui grandi giornali di certo non trovate. Riavvolgendo il nastro, se i migranti sono un affare per la ‘ndrangheta in terra ferma, si può dedurre per logica che lo sono anche per le organizzazioni che li recuperano in mare chiede Giovanni Minoli al procuratore Gratteri che risponde: lo so, ma non vorrei fare la fine del procuratore Zuccaro di Catania e trascorrere le prossime settimane tra le varie Commissioni per essere ascoltato. Preferisco lavorare, pensiamo noi che abbia voluto dire il procuratore Gratteri, che poi riprende: il Procuratore Zuccaro è un gentiluomo. Non è da lui andarsi ad inventare di sana pianta cose del genere. Che cosa vuol dire che i sospetti di Zuccaro poi si sono rivelati veri? Insiste Minoli e Gratteri conferma: si, certo, nella sostanza si è scoperto che alcune Ong erano in contatto con gente che stava in Libia. Sicuramente non parlavano delle previsione del tempo. Sicuramente parlavano di punti nave dove incontrarsi e quando sbarcare. Non c’è dubbio su questo. Gli indizi raccolti dai Servizi segreti però, continua Gratteri, non possono essere utilizzati sul piano processuale. Vedo una macchina della Giustizia imballata aggiunge. Bisognerebbe che Servizi e Polizia Giudiziaria lavorassero in sinergia. Perché non si utilizza questo potenziale? Perché finirebbe per rendere pubbliche amare verità, pensiamo noi. Gratteri NON lo dice. Si potrebbe alludere per esempio, a verità come quelle che vogliono i nostri Governi eterodiretti e le volontà politiche non formate in Parlamento, ma nelle centrali decisionali dei moderni poteri globali, apolidi per definizione. Poteri nemmeno tanto segreti, che hanno ridisegnato il futuro delle società come quella italiana, strutturalmente più fragile e disponibile anche per riflessi storici e culturali ad assecondare disegni solo all’apparenza innocui. Altrimenti perché non si mandano in Libia ed in centro Africa uomini dei Servizi ad interrompere il lavoro di coloro i quali organizzano i viaggi verso le coste della Libia? Con 1/3 della spesa che ci costa questo pessimo “servizio taxi”, si potrebbero sostenere molte imprese italiane disposte a trasferirsi in Africa per creare in loco aziende agricole e rimediare all’atavico problema della fame. Benedetto Iddio, riprende Gratteri, l’Europa la smetta di fare filosofia, si mobiliti presso l’ONU e la costringa ad inviare caschi blu in Africa a protezione delle aziende che volessero trasferire le loro attività. Per farla breve, le soluzioni al problema delle migrazioni di massa esistono. Quello che manca è la volontà politica di adottarle perché i poteri reali che hanno peso sui destini delle nazioni, sono giunti a determinazioni differenti circa i popoli che hanno raggiunto un grado di civiltà avanzata ed indipendente tale da rischiare di uscire dalle rotte manipolative della storia. Si spiega anche così l’azione subdola esercitata a mezzo della seduzione dei diritti inventati che si accampano in ogni settore della società. Sono uno strumento formidabile per fiaccare le resistenze e confondere gli spiriti.
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