La casta NON rinuncia ad un solo euro dei suoi stipendi milionari; ladri matricolati e servi zelanti arroccati in case e ville di lusso guardano con democratico distacco la fame che essi stessi decretano alla cieca, tra una cena e l’altra in compagnia della prima disponibile ad una marchetta.
L’italia è salva, i tagli lineari di Tremonti hanno ridato fiducia ai mercati e sfrattato Gino, ch’è finito per strada. La linearità, arrivata di fronte alle faraoniche indennità dei nominati da 15.000€. al mese, ha compiuto una democratica curva lungo tutto l’arco costituzionale per finire ad abbattere la tagliola sul contributo all’affitto concesso a Gino Picoco, cameriere che ora dorme per strada mentre Tremonti è ospite nell’attico del suo amico, Berlusconi se la spassa nelle sue ville e Dalema viaggia a gonfie vele sul suo catamarano.
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