I tagli NON bastano aumento IVA a gennaio, ma il debito è inferiore a quello tedesco.

Monti ha dato disposizioni per un’obiettivo ambizioso che mira ad ottenere tra i 7 e i 10 miliardi di risparmi, ma nonostante i tagli incisivi l’aumento dell’ IVA potrà essere solamente rinviato a gennaio 2013 anche se l’incremento sarà di un solo punto percentuale anziché due come previsto. Dopo la revisione della spesa bisognerà mettere mano all’abbattimento del debito pubblico e lo strumento più idoneo sembra essere la creazione di un Fondo salva Italia cui rimettere il patrimonio pubblico mobiliare ed immobiliare. Il Fondo emetterà titoli che saranno offerti al mercato ed il ricavato sarà destinato alla riduzione del debito un ruolo fondamentale in questo progetto, avranno le decisioni del vertice UE di Bruxelles che, prevedendo l’intervendo del Fondo salva Stati contribuirà a tenere basso lo spread e rendere appetibili e meno onerosi i titoli di credito da piazzare sul mercato oltre ad alleggerire la spesa per interessi che nel 2013 saranno pari a 91 miliardi. Un costo immotivato oggettivamente, determinato esclusivamente dalla poca credibilità del nostro sistema paese in quanto in termini assoluti, il debito pubblico tedesco è addirittura superiore al quello italiano, ammonta infatti a 2028 Mld di euro anche se la sua incidenza sul PIL è inferiore a quella italiana che come noto, ha superato il 120%. I tempi sono maturi per assumere decisioni lungimiranti e forse, il vantaggio maggiore che ci viene dalla UE è proprio quello di aver imposto con le sue regole stringenti una marcia maggiore alla risoluzioni di problemi che si trascinano da decenni e che non sarebbero mai stati avviati a soluzione per i veti e le cedevolezze al ricatto sociale di una politica arrendevole che ha rimosso dal suo spettro di azione l’unica vera ragione che ne giustifica la rappresentanza dei corpi sociali: determinare le condizioni per disegnare il futuro.

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