Mentre tutti si affannavano a dargli del fascista, Grillo ha tenuto a precisare che l’ultimo grido all’arrembaggio delle urne europee, è leghista. Nel caos perpetuo del monta e smonta la strategia di comunicazione per conquistare la scena, stavolta però potrebbe aver messo un piede in fallo. Gli elettori leghisti infatti, che avevano migrato in massa verso il M5S ridimensionando la Lega di Bossi e gli elettori delusi dal PD che hanno votato M5S pensando ad un movimento originale ed irriverente come il solo capace di portare la politica in una dimensione sinceramente nuova, tutto in un tratto ieri si sono ritrovati nell’Italia disegnata al Congresso di Vienna (1814-15) dalle potenze “europee” che avevano sconfitto Napoleone, il primo vero innovatore della politica e dell’economia dopo Giulio Cesare. Perché allora non dovrebbero ritornare alla casa madre togliendo il disturbo e rispedendo Grillo a cercare gli applausi dalle tavole dei teatri piuttosto che nelle piazze? Dopo anni che ci raccontava di “partecipazione”, di “democrazia della rete”, di “beni comuni”, di “uno vale uno”, cittadini uniti contro la casta; dopo averci fatto assistere a mirabolanti traversate dello Stretto in segno di fratellanze ed unità, ieri grilladen ha scoperto che c’è un “divario digitale” tra nord e sud d’Italia impossibile da colmare. Al sud l’asdl è disponibile solamente nelle città capoluogo infatti, è anche per questo che il grillinismo ha attecchito meno e fa più fatica rispetto al nord. Secessione di fatto anche in rete dunque, le vicende di Crimea devono avergli dato un prurito così irresistibile che gli sarà venuta l’orticaria che affligge il comico quando è a corto di battute. Tanto vale dividerci in cinque cantoni ha poi corretto il tiro, perché così diversi e così lontani finiremo per contare ancora meno di oggi in questa Europa. La buona politica, la nuova politica pentastellata si arrende e scappa di fronte ai problemi, paventa gli Stati pre-unitari per liberarsi di Roma e di Bruxelles in un sol colpo. Quanti sono i meridionali rappresentati tra i 40.000 elettori digitali riconosciuti attivisti dalla Casaleggio associati, al momento non è dato sapere di sicuro però, Papa Francesco ha fatto conoscere il suo pensiero: non intende restaurare il potere temporale della Chiesa. Dunque, a quale dei cinque cantoni toccherà prendere l’odiata ROMA?
PER LA CRONACA: c’era venuto il dubbio che potesse servire votare Grillo, ma lo stesso Grillo l’ha fugato del tutto con quest’ultima sparata federalista.
cerca in Blogaccio
-
blogaccio web engine
Commenti recenti
- caesar su strategia Generale per raddrizzare il legno storto
- Fantaramus su strategia Generale per raddrizzare il legno storto
- Piera su Napoli, scudetto di rito ambrosiano per un capitalismo familiare globalizzato
- Pasquale Falco su Troppi immigrati, da tutta l’Italia un GRAZIE a Peppe Barra!
- Pasquale Falco su Troppi immigrati, da tutta l’Italia un GRAZIE a Peppe Barra!
articoli più letti
- De Magistris pensa al nuovo partito nel frattempo… A Giggino NON va proprio di fare il sindaco lui,… (1.001)
- Merkel ha tastato le palle di Draghi, ora tocca a… Draghi ha sfidato la Merkel ed ha buttato giù i… (990)
- Le vignette rivoluzionarie che danno da vivere a Vauro Quanto guadagna Vauro con le sue vignette tra giornali e… (940)
- Pino Daniele, nero del tutto ...e quann' passa chistu ferry boat ca luntano ce porta… (937)
- Verdini innamorato pazzo, soccorre la Taverna Come sta il Movimento 5 Stelle? Difficile rispondere, di sicuro… (912)
-