Il federalismo c’ha fregati, più di uno stipendio andrà via in tasse comunali e regionali

Com’era prevedibile, l’autonomia impositiva degli enti locali si è tradotta in aumento indiscriminato delle addizionali che negli ultimi 10 anni hanno fatto registrare una crescita dell’86% secondo lo studio della Cgia di Mestre. La stima, che pure è stata calcolata mantenendo invariata l’incidenza della addizionale comunale irpef all’anno passato mentre già sappiamo che molti comuni hanno elevato le aliquote, supera uno stipendio, ciascuna famiglia verserà mediamente 1.390€ in tasse locali. Del tutto fuori mira quindi, gli attacchi di cui sono fatti oggetto i funzionari e dipendenti di Equitalia. L’esattore applica le leggi votate dalla politica che in tempo di vacche grasse era indulgente col contribuente e gli consentiva di evadere ora, messa alle strette dalla crisi finanziaria del debito, ha dato mandato ai suoi esattori di esigere il dovuto. I politici locali e nazionali nicchiano, si nascondono dietro la faccia degli impiegati dell’Agenzia delle Entrate, ma in realtà hanno la piena responsabilità di quanto sta accadendo in termini di proteste ed autolesionismi. Sono del tutto ipocrite le minaccie ventilate dai sindaci contro il governo: al cittadino non interessa un fico secco in quale cassa vanno a finire le tasse, ciò che angustia i pochi che pagano è l’entità dei tributi da versare.

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