Massimo Fini: la nostra democrazia liberale non ha mai premiato il merito, la capacità dell’individuo come auspicavano Stuart Mill o Locke. La democrazia italiana ha sempre preteso le affiliazioni a questo o quel gruppo di potere emarginando ed espellendo coloro che non intendono farsi infeudare perché conservano un barlume di dignità. Vedremo allora nei prossimi due anni di governo che molti proveranno a smarcarsi per ritrovarsi al momento buono nei pressi del vincitore infatti, alla lotta di classe marxiana l’unica classe sopravvissuta è quella dirigente per la quale c’è sempre una poltrona disponibile. Quindi vedremo un cambiamento di facciata ma in realtà nulla cambierà nella sostanza perché siamo noi italiani a non conservare più nulla di sano preda di una metastasi che solo eventi traumatici potrebbero estirpare.
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