in un momento di euforia Junker svela che Merkel passerà a comandare da Bruxelles

La Germania ed i paesi del nord tirino fuori la grana ed investano per cavare via dalla crisi la UE, ha detto per la prima volta e senza mezzi termini Bruno Le Maire, ministro dell’economia francese al vertice del FMI di Washington. Non siamo in recessione, le cose per la Germania vanno bene, non c’è alcun bisogno di politiche anticicliche, ha risposto la Merkel per bocca del suo portavoce. Sarebbe ora di smetterla con le provocazioni scrivono i giornali tedeschi. Tra Germania e Francia le cose non vanno più bene come un tempo ci lasciavano credere. Sorrisi, ammiccamenti, incontri, Trattati, ma a tirare le somme Macron ha capito che le sue aspirazioni europeiste sono sistematicamente frustrate dalla Merkel e siccome senza tornaconti la Francia non sa che farsene dell’Europa tedesca, l’asse Parigi-Berlino comincia a mostrare qualche crepa che prima della Brexit, la Germania seppur malamente, riusciva a dissimulare facendosi scudo della opposizone pregiudiziale inglese ad ogni tentativo di imbastire delle politiche economiche comunitarie. Per l’Italia i problemi con l’Europa potrebbero aggravarsi ancora maggiormante semmai fosse possibile. Per quanti sforzi possa compiere infatti l’elettorato italiano e concentrare i voti sui partiti anti “establishment” alle prossime consultazioni, le previsioni danno comunque il Partito Popolare primo al Parlamento dell’Unione. Di conseguenza, sarà ancora il partito popolare ad esprimere il Presidente della prossima Commissione UE e siccome in Germania il pericolo “populista” è stato arginato, la Merkel si preparerebbe a trasferirsi da Berlino a Bruxelles, come si è lasciato sfuggire in uno degli ultimi abituali momenti di euforia Jean Claude Junker. Gli scettici si preparano a veder cambiare tutto in Europa perché nulla cambi. A Bruxelles saranno confermati i dogmi della dottrina economica che ha fatto le fortune dell’euromarco: austerità, competitività, bassi salari ed avanzo primario. Lo sconosciuto Weber, candidato ufficiale del PPE, secondo le idiscrezioni terrebbe in caldo la poltrona di Presidenza della Commisione per circa un anno in attesa che la Merkel termini il suo mandato alla Cancelleria di Berlino e passi a comandare direttamente da Bruxelles.

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