Italia conta zero, UE zerospaccato


L’Italia conta zero, zerospaccato l’UE. Battisti è stato liberato, non è stata solamente respinta la richiesta di estradizione il Brasile, ha scarcerato Cesare Battisti con 4 ergastoli sulla fedina penale da scontare per omicidio. Uno stato estero, violando i trattati si è arrogato il compito di ribaltare in assoluzione le condanne inflitte dai Tribunali italiani. Ora l’Italia ricorre alla Corte di Giustizia Internazionale ma le relazioni tra i due Stati restano immutate, NON subiscono alcun raffreddamento, è il segno del nostro insignificante peso specifico tra le nazioni. Non contiamo un fico secco nel mondo, l’Italia per la debolezza intrinseca del suo sistema rappresentativo non ha alcun peso sullo scacchiere internazionale se si esclude la particina da comprimario che le lascia interpretare la Nato. Il Brasile, sicuro di non pagare alcun pegno, di non subire la benché minima ritorsione diplomatica, non ha solamente mortificato i familiari delle vittime, ha sbeffeggiato la Repubblica democratica nata dalla resistenza, non le ha riconosciuta alcuna legittimazione. Ma se noi siamo zero e lo sappiamo bene da 66 anni, l’Unione Europea è zerospaccato, non è classificabile, non esiste fatta eccezione per gli affari monetari. Questa non è un’opinione ma la posizione ufficiale espressa dal portavoce dell’UE: la faccenda Battisti NON ci riguarda, rientra nei rapporti bilaterali Brasile/Italia se invece si fosse trattato di arance, olive, zucchine allora saremmo intervenuti per imporre una dieta al Brasile ma così, tutto va bene. Gli Stati della nostra Unione devono essere capaci di far valere il diritto quando il contendere rientra nella sfera della difesa della giurisdizione democratica e non nel mercato che abbiamo comune. Ma come siamo messi? La sentenza che viene dal Brasile la meritiamo tutta, la sua pena la devono scontare per intero tutti gli Stati del vecchio continente in cammino sul viale del tramonto per sempre!

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