Che fine hanno fatto le promesse di Tsipras ai greci che tanti entusiasmi avevano alimentato anche in Italia al punto d’aver ispirato una lista elettorale intestata a suo nome? Le velleitarie promesse del giovane leader progressista si sono infrante sui cancelli della gabbia europea sorvegliata a vista dalla Germania e nella quale allegramente anche l’Italia è andata a rinchiudersi nel 1992 firmando il Trattato di Maastricht. L’adesione alla moneta unica ed il corallario di vincoli al bilancio nazionale, segnarono di fatto il crollo della I Repubblica e lo sfaldamento del sistema politico di potere che nel bene e nel male, avevano comunque garantito sviluppo ed autonomia sia pure in un quadro di alleanze internazionali, tanto da fare dell’Italia la quarta potenza industriale mondiale, più ricca di Francia ed Inghilterra. L’aver trasferito in capo alle burocrazie economico-finanziarie europee la nostra sovranità, ha significato sostanzialmente svuotare le Istituzioni costituzionali e svilire la rappresentanza che infatti si ritrova pesantemente mortificata dal fenomeno dell’astensionismo, a noi sconosciuto prima del regime bruxellese con il quale dal 5 marzo ritorneremo a fare i conti. Non a caso Juncker, il burattino senza fili che guida la Commissione UE, si è fatto sentire da Bruxelles in collegamento “wireless” con Berlino, manifestando la preoccupazione dell’Europa per gli esiti delle consultazioni politiche italiane. La Germania da quattro mesi senza Governo non è un problema per gli sfaccendati dell’euro. Lo sono invece gli italiani ai quali è stato rammentato, nel caso non votassero secondo i desiderata franco-tedeschi, che hanno il pizzo da pagare. Mercati e BCE sono pronti in agguato. Un Goveno a trazione leghista o, come più probabile, un Governo cinque stelle libere ed uguali, vedranno le istituzioni europee e le loro accolite speculatrici, impegnate in azioni concentriche a strangolarlo sul nascere fino a fargli cedere la presa od in subordine a trasformarlo in un Governo fantoccio, come nella migliore tradizione tedesca. Chiedere ai greci a cui è stato tolto tutto e che a fatica sono riusciti a conservare il Partenone. Qualcuno in Germania, ha avuto la faccia di chiedere anche quello in pegno.
cerca in Blogaccio
-
blogaccio web engine
Commenti recenti
- caesar su strategia Generale per raddrizzare il legno storto
- Fantaramus su strategia Generale per raddrizzare il legno storto
- Piera su Napoli, scudetto di rito ambrosiano per un capitalismo familiare globalizzato
- Pasquale Falco su Troppi immigrati, da tutta l’Italia un GRAZIE a Peppe Barra!
- Pasquale Falco su Troppi immigrati, da tutta l’Italia un GRAZIE a Peppe Barra!
articoli più letti
- De Magistris pensa al nuovo partito nel frattempo… A Giggino NON va proprio di fare il sindaco lui,… (1.001)
- Merkel ha tastato le palle di Draghi, ora tocca a… Draghi ha sfidato la Merkel ed ha buttato giù i… (990)
- Le vignette rivoluzionarie che danno da vivere a Vauro Quanto guadagna Vauro con le sue vignette tra giornali e… (940)
- Pino Daniele, nero del tutto ...e quann' passa chistu ferry boat ca luntano ce porta… (937)
- Verdini innamorato pazzo, soccorre la Taverna Come sta il Movimento 5 Stelle? Difficile rispondere, di sicuro… (912)
-