L’insulsa teologia dei piazzisti migratori

Mons.Nunzio GalantinoRukmini Callimachi giornalista del New York Times, ha di recente svolto un’importante servizio sull’attualità della schiavitù e dello stupro halal nei territori siriani ed iracheni. L’inchiesta ha appurato ciò che a molti era già noto: la riduzione in schiavitù e l’abuso sessuale sistematico a danno delle donne restano impuniti anzi, sono condotte teologiche consapevoli che si richiamano ai precetti del corano, il libro sacro dell’islam. A perseverare nel regime di ingenua  accoglienza senza filtri dei sottostimati flussi migratori attuali che però si vanno a sommare alle ondate senza soste succedutesi negli anni precedenti e reclamate a gran voce da eminenti personalità anche della Chiesa Cattolica, ben presto la parte residuale delle popolazioni europee sarà costretta a dover far fronte ad una serie di pratiche civili e tradizioni di antica memoria che ricordano da vicino il Calvario di Cristo, l’ennesimo nella storia del vecchio continente. Nel 2050 si calcola che metà della popolazione Europea sarà extracomunitaria cioé, di quelle famose radici Cristiane non avrà conservato nulla per il semplice fatto che non le ha mai possedute ed anche per questo forse, è stata condannata alla povertà nelle terre d’origine. Non resterà allora ai nostri discendenti che affidarsi ai Pater Noster, alle Ave Maria e ad ogni altra sorta di agevolazione e comodità riusciremo ad offrire ai nostri fratelli oggi, perché si convincano a vivere in pace e concordia. E non possiamo fare altro che sperare nei Gloria Patri perché la piccola dodicenne di cui Rukmini Callimachi ha raccolto nel campo profughi giordano dalla viva voce la testimonianza, sia sottratta alla perversioni teologiche del suo padrone combattente dell’Isis e fervente dell’innominabile che si prostra in preghiera prima di aggredire la sua vulva immatura. Salve Regina, solo tu forse allora sarai capace di accogliere tra le tue braccia la piccola quindicenne in fuga prima che la raggiunga la violenza halal del suo padrone per offrirla come ex voto all’innominabile, sempre lui. D’altronde, dovremo imparare ad essere comprensivi noi, sempre noi coi nostri fratelli che vengono da società chiuse dove le donne vivono separate dagli uomini e poterle avere in schiavitù è uno dei benefit riservati a chi sceglie di indossare la divisa del califfo. Il Corano legittima la schiavitù afferma Cole Bunzel ricercatore di teologia islamica a Princeton, perciò averla ripresa ed attualizzata legittima l’Isis agli occhi dei fedeli! Poveri noi, che ci siamo fatti corrompere dalla parità di genere e nei codici abbiamo scritto che il matrimonio coatto, l’infibulazione e la Shaira sono reati. C’aspettano le fiamme eterne dell’inferno e nemmeno il perdono della Chiesa di Roma ci potrà salvare…

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