La prima cosa più saggia da fare è quella di mettere la cassa al sicuro, la seconda in ordine d’importanza, è quella d’impedire agli italiani di eleggere il Presidente della Repubblica, soluzione che risolverebbe tutti i problemi di governabilità e finirebbe per rendere marginali i partiti così come abbiamo imparato a conoscerli: non ci sarebbero più spazi per barattare l’occupazione delle istituzioni e la lottizzazione dei centri di controllo economico-amministrativi periferici. Nulla di nuovo è dunque venuto fuori dal lavoro che Napolitano aveva commissionato ai referenti dei partiti per prendere tempo e riempire il vuoto di cronaca in attesa che i grandi elettori nominassero il suo successore. Sarà un ritorno al futuro la prossima Repubblica Democratica, parlamentare quanto basta perché i partiti trovino sempre via libera alla cassa dell’erario presso la quale si approvvigionano dalla caduta del muro di Berlino. Cambiamenti? Quelli indispensabili perché si possa inaugurare la III Repubblica nel segno della sostanziale prosecuzione della prima. Dal rapporto del consiglio degli anziani solo petecchie di proposte sia sotto il profilo economico, sia per quanto riguarda le riforme istituzionali. Tutto mira a garantire gli equilibri economico-sociali-politici che governano da settant’anni coi risultati che sappiamo. Ciò che più c’ha indispettito è il paragrafo 14 di pag. 24 dell’agenda istituzionale dove imperterriti si continua a sostenere l’inevitabilità di finanziamenti pubblici ai partiti da “distinguere in una parte fissa, proporzionata al numero di voti del singolo partito e una parte commisurata ai contributi privati”, come se nulla fosse accaduto di scandaloso ed inaccettabile in questi anni. Le mummie pestilenziali disegnano un quadro secondo il quale la democrazia contempla una classe di parassiti da sostenere non in virtù della bontà delle idee professate, ma in quanto depositaria di diritti naturali. La verità è che diventa estremamente più faticoso e notevolmente meno conveniente fare politica se si è costretti a faticare nel territorio alla ricerca di istanze da rappresentare piuttosto che garantirsi un impiego lautamente remunerato a presidio sistematico delle clientele corrotte da coltivare. Chiedere soldi per realizzare idee è grandemente più faticoso che accaparrarsi clienti da favorire a gratis.
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