La famiglia tra le cause del nostro declino economico, agli occhi dei cinesi

Quale postulato la nostra cultura pone a fondamenta della società? La famiglia. E qual’è l’ossatura dell’economia italiana? La piccola e media impresa. Ebbene, se vogliamo uscire dalla crisi economica e soprattutto invertire il declino culturale che l’ha generata, dobbiamo agire proprio su queste due certezze che determinano i rapporti e le relazioni economiche della nostra società. In parole povere: dobbiamo diventare più cinesi per risolvere i nostri problemi. Lo scrive il quotidiano Xin Wen Wan Bao che ha tre milioni di lettori su carta e dieci milioni on-line. Un’analisi spietata, agli occhi dei cinesi è l’anacronistico modello economico-sociale-politico la causa del nostro declino. Dalla caduta dell’Impero Romano si legge nella traduzione dell’articolo, gli italiani sono stati governati sempre da potenze straniere e questo spiega la loro naturale avversione al potere costituito ed all’applicazione delle direttive che il Governo impartisce. L’assenza di civismo e di coesione nazionale poi, ha fatto in modo che l’italiano non avverte alcuna responsabilità nei suoi comportamenti che possa concorrere alla formazione del destino comune ma sente invece, un solo vincolo di fedeltà e di responsabilità: verso la sua famiglia. Sarebbe appunto quest’ultima secondo l’opinione dei cinesi, il limite anche del nostro modello economico. Le imprese sono piccole ed a conduzione familiare, questo impedisce loro di assumere una dimensione internazionale competitiva nel mondo globalizzato perchè restano chiuse agli investimenti del mercato esterno, perché la direzione gestionale si trasmette di padre in figlio senza alcuna selezione di merito, perché la famiglia italiana bada esclusivamente a raggiungere un tenore di vita elevato tenendo per sé gli utili che invece andrebbero reinvestiti nelle imprese per la loro espansione e sviluppo. Finanche il traguardo della proprietà della casa secondo la lettura cinese, sarebbe un aspetto della nostra cultura che incide negativamente sull’economia in quanto, la pretesa della famiglia di vivere in contiguità fisica impedisce la mobilità dei giovani che restando legati al territorio, circoscrivendo le opportunità della loro esistenza e mortificando i talenti naturali. Il solo modello vincente per i cinesi, nella nostra storia sarebbe stato quello dell’Impero Romano dunque. Correte in piazzale Loreto, i cinesi hanno segato la trave al distributore di benzina e nella piccola frazione di Dovia, il sindaco accoglie i giovani studenti di economia dell’università di Pechino.

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