La Ghisleri fa fuori Cosentino, ma la polpetta resta nel piatto

Ghislericesaro-laboccetta-cosentinoLa pistola fumante era lì sul tavolo: i sondaggi hanno convinto Berlusconi a tener fuori dalle liste in Campania Nicola Cosentino, dato per certo al Senato. La Ghisleri ha spiegato che il voto d’opinione e la base leghista al nord avrebbero patito fortemente la presenza di quello ch’è diventato un simbolo della politica collusa coi poteri malavitosi. Se non mi candidate vi distruggo, vi faccio perdere le elezioni in Campania, sembra di vederlo Nick ‘o mericano abituato com’era a truccare i giochi dietro le quinte, essere messo di fronte a decisioni prese da altri. D’un tratto ha capito che il Berlusconi che gli stava bene, quello che non risponde ai principi ed alle regole, l’aveva mollato. Ha pensato per prima cosa a sé, e lui non aveva più dote da offrirgli. E’ scappato via con tutte le carte, sicuro di essere seguito dai suoi uomini che invece si sono affrettati a firmare nuovamente la candidatura. Il primo è stato “Giggino a purpetta” alias tic tac che l’ha sempre seguito come un cagnolino fedele, ma che deve aver pensato che forse una poltrona a Palazzo Madama è meglio di un tavolaccio a Poggioreale. Voi credete che la storia del malaffare in politica sia finita per la Campania? Neanche per idea, Cosentino fuori dalle liste servirà solamente a proseguire la campagna elettorale: datemi una leva e vi solleverò il mondo disse Archimede, datemi un compromesso ed io vinco ancora avrà pensato Silvio. Senza Grillo, senza la stampa, senza l’azione incessante della Magistratura bisogna riconoscere che la sua vita sarebbe stata meno complicata.

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