I numeri sono sempre schietti e freddi, spesso indigesti perché non si piegano alle esigenze della propaganda. La politica infatti, rivendica sui numeri una superiorità etica che le permette di rinviare i conti i quali poi anche a distanza di generazioni ineluttabilmente si vendicano smentendo le fandonie che c’illusero di poter vivere felici mentre la realtà s’incarica di precipitarci nella depressione del debito, un mostro invincibile pari a 2000 Mld di euro. Ma torniamo alle cose che ci fanno star meglio: le ricette per uscire dalla depressione e vivere tutti felici, contenti e senza più problemi di bilancio. Possiamo andare in pensione a 60 anni se solo tagliamo di spese militari ed assumere in pianta stabile tutti i precari della pubblica amministrazione se non mettiamo a bilancio i 18 Mld per comprare i caccia bombardieri F-35, tanto chi ci attacca? Ed anche se ci attaccassero, arriveranno i nostri della NATO. Sembra tutto chiaro e giusto al punto ch’è nata una nuova formazione politica che si dice certa di salvare lo stato sociale risparmiando sulla difesa ed è accreditata di un buon successo alle prossime consultazioni politiche. Davide De Luca, giornalista dell’Arena di Verona che ama i numeri e cerca di spiegarli con semplicità si è andato a leggere il bilancio della difesa ed ha scoperto ch’è ridotto all’osso con una diminuzione dell’11,6% nell’ultimo quadriennio. Spendiamo per difenderci 13 mld il 70% di questa spesa se ne va in stipendi cioè, in posti di lavoro. Se fossimo dei pacifisti convinti, dovremmo pensare a come trovare un impiego per circa 150mila esodati della difesa senza contare il personale civile di supporto impiegato. E veniamo agli odiati caccia bombardieri F-35, si sparano cifre per contrastare queste infernali macchine di morte. Nessuno si azzarda a confutare le ragioni delle forze democratiche, le stesse che scendono in piazza e prendono a sassate le forze dell’ordine democratico. Si scopre che costeranno 11 mld e la spesa è programmata su 30 anni prevedendo a bilancio un investimento di 400 milioni all’anno. Lasciamo alle forze democratiche della propaganda calcolare la ricaduta occupazionale altamente qualificata che viene dalla nostra partecipazione a questo progetto internazionale, ci basti qui ricordare che l’industria aereospaziale della Campania, grazie ai contratti per gli F-35 si è garantita 10 anni di lavoro per 3000 unità.
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