La tariffa del buon cuore democratico

Dietro le quinte della Camera dei Deputati i rappresentanti del popolo eletti democraticamente, ci regalano uno spaccato reale del sistema democratico nato dalla sconfitta del fascismo. “Quale è la tua tariffa? Mi rimetto al vostro buon cuore”. Ed ancora: “fatti i cazzi tuoi, qui dentro sono tutti malviventi, pensa a te che tra meno di un anno otteniamo il vitalizio”. Scrivano un commento tutti coloro che si sentono rappresentati da questi farabutti e pensano che uno sconcio simile sia il costo della democrazia, della libertà. La democrazia ha davvero bisogno di così tanti alfieri? La difesa delle Provincie e delle decine di assemblee, comitati, consigli e comunità non sono l’ossatura amministrativa dello Stato ma i depositi dei trombati senza né arte, né professione che evitano la rottamazione in attesa di vitalizio. Mussolini governò da solo, ci privò della libertà e compì scelte sbagliate come le leggi razziali e la guerra contro potenze economiche e militari soverchianti ma costruì anche città, implementò un efficace sistema assistenziale, previdenziale e scolastico, ottenne per la nostra Patria il dovuto rispetto internazionale. Appeso a testa in giù NON cadde un centesimo dalle sue tasche, segno evidente che NON c’aveva mai venduti.

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