Era un’impiegata Cisnal, l’ho aiutata a diventare Presidente della Regione Lazio, ma mi ha molto delusa. Come può dire di non essersi accorta che rubavano? Dopo Fiuggi la destra italiana è morta, sono diventati tutti democristiani. A pronunciare queste parole amare è l’ultima missina in circolazione: donna Assunta Almirante. Impossibile smertirla, la vergine immacolata della politica italiana concepita dal Federalismo Renata Polverini, la può dare a bere a tutti tranne che alla moglie di Giorgio Almirante già repubblichino e segretario del MSI-Destra Nazionale. Sono passate sotto il suo naso le delibere che hanno incrementato i finanziamenti regionali ai partiti fino a 14 milioni, anche alla più sprovveduta delle casalinghe sarebbe venuto spontaneo chiedersi a che cosa serviva quella montagna di soldi che si andava a sommare ai rimborsi elettorali. La nostra vergine immacolata concepita dall’autonomismo federalista del titolo V della Costituzione così come riformato a colpi di maglio leghista e pare che ancora non gli basti a sentire il neo segretario Maroni, niente. Non si è posta domande, esce pulita i cattivoni sono quelli del Consiglio non la Giunta che ha ben operato. L’autonomia irresponsabile libera da controlli centrali concessa dalla Riforma voluta e perseguita per 20 anni dalla Lega nord non poteva non finire come è poi finita. Quando moltiplichi i centri di spesa finisci per moltiplicare le caste con relativo codazzo di clientele che si affolla intorno alla cassa ed il risultato è che le Regioni hanno speso solo per indennità, vitalizi e servizi 1,5 mld dei nostri soldi di cui 96 milioni di euro destinati a soddisfare i famelici appetiti dei gruppi politici. Un fiume di denaro inutile drenato ai bilanci magri della crisi economica che vede alcune Regioni tagliare direttamente l’assistenza sanitaria primaria decretando TAC ed esami solo a pagamento. Uno sconcio. Uno di quei costi che sola la democrazia può permettersi il lusso di chiedere di pagare. In altri sistemi il popolo prende i forconi ed incendia la Bastiglia. Ma ormai le parole non fanno più rumore. Le inchieste sugli sprechi sono scattate in tutte le Regioni, dopo tangentopoli il sistema ha raffinato le sue tecniche di ladrocinio e forse dobbiamo ringraziare la crisi economica e lo spread che c’attanaglia se le sorgenti delle casse pubbliche si sono prosiugate lasciando venire a galla la melma dei partiti. Siatene certi, la fanno franca anche stavolta, sugli scranni di Montecitorio e delle assemblee regionali dopo lo sconcerto e le prime arrabbiature, vedremo le stesse facce od i loro diretti discendenti. E’ la democrazia bellezza, quella che nasce dalla Resistenza e che c’ha resi liberi di rubare.
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