Le anime PD trovano l’accordo: finiremo commissariati dalla Trojka

Cacciari punta il dito su DalemaSe l’alternativa a Renzi è il governo della Trojka, io mi tengo stretto il Governo Renzi, tiene a precisare D’Attorre, bersaniano di ferro. Il problema però continua, è che sono proprio gli errori di Renzi che rischiano di portarci sotto il controllo della Trojka. A fargli eco è quella sinistra eretica che in Renzi vedeva l’ultima possibilità di redenzione: la situazione economica  è  pericolosissima, finiremo commissariati come la Grecia se non la smettiamo di discutere su riforme inutili che non cambiano una sola virgola nella vita della gente, conferma a distanza Massimo Cacciari. A sconcertarlo paradossalmente sono stati i fischi che la piazza di Bari ha riservato a Dalema, un compagno per il quale non ha mai nutrito simpatia confessa, ma che nella circostanza gli ha fatto un pò pena. Per Cacciari quei fischi non sono stati diretti alla persona, ma  all’intera classe dirigente che ha gestito la baracca in questi anni ed ha ridotto il paese nelle condizioni delicatissime in cui versa.  Né a destra, né a sinistra, né al centro osserva, ci sono punti di riferimento, soggetti autorevoli in grado di guidare il paese fuori dalla crisi con le sue forze. Non sarà certo un vaffa dell’Ugl però a rottamare Dalema che non rinuncia a far politica nonostante le minacciate sanzioni del segretario Presidente del Consiglio: “i cittadini non sono ingenui, non si lasciano ingannare, comprendono le insufficienze e gli errori di questo Governo”. Per Angelo Rughetti renziano della prima ora invece, il Governo ha ben chiaro lo stato del paese, mentre è la vecchia guardia dei Dalema e delle Bindi che non vuole rassegnarsi a svolgere il ruolo di minoranza interna e fa di ogni riforma una questione di coscienza perché sono abituati a galleggiare nello stallo. Nel XXI secolo la disciplina di partito non si costruisce attraverso maggioranze blindate, ma dialogando con chi vuole dare un contributo per cambiare rotta al partito ed al Governo sottolinea Fassina, secondo il quale Renzi cerca di esacerbare il rapporto con le minoranze assumendolo a pretesto per andare a votare. Abbiamo cercato di documentarvi un quadro il più fedele possibile del dissidio all’interno del partito di maggioranza al Governo la cui vicenda interessa direttamente il destino del paese in una fase delicatissima che sembra destinata a risolversi con lacrime e sangue per dirla con Cacciari

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