Lasciando liberi di portare le valigie coi capitali da un capo all’altro del mondo indifferentemente, inevitabili sono state le conseguenze sulle comunità e lo stesso ruolo regolatore degli Stati è venuto a ridimensionarsi. I mercati finanziari si sono ritrovati infatti in una sorta d’ internazionale del capitale che ha concentrato in sé un potere immenso e di fatto governa i destini dei popoli disinvestendo o scegliendo d’investire su di una sponda piuttosto che sull’altra per massimizzare il profitto. Paradossalmente, lo stesso imperialismo americano lasciando mano libera alla finanza è entrato in crisi avviandosi ad un declino i cui effetti sono al momento imponderabili.
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