Londra avverte Roma: grandi fortune, la via per uscirne

Trichet NON capisce un fico secco, la sua lotta all’inflazione c’ha regalato la depressione economica ma se si pensa di difendere ancora i ricconi che vivono di rendita e far pagare la crisi ai lavoratori ed alle imprese Londra, ha già avvertito Roma: sarà rivolta sociale come prevede Preatoni. C’è invece chi si sente al sicuro da questo punto vista e si dice certo che lo stato sociale non sarà cancellato in Italia nonostante il grave debito pubblico e la spesa per interessi che impazza. Paghiamo già troppe tasse, con l’anticipo della manovra di pareggio l’incidenza salirà al 44,3% sui redditi ed uno Stato che esige così tanti balzelli deve comunque restituire qualcosa in termini di assistenza e servizi. Dunque, NON c’è altra via per uscire da questa crisi che quella di pretendere da chi ha di più di dare di più e cioé, esercitare un prelievo forzoso sulle grandi fortune come già fece Amato nel 1992 ma mirando in alto stavolta in maniera selettiva, salvaguardando il piccolo risparmio. Si otterrebbe un gettito calcolato intorno ai 18 Miliardi di euro che oltre a pareggiare il bilancio aiuterebbe l’economia con l’immissione nel circolo degli incentivi alla produzione di denaro fresco e la macchina potrebbe ripartire. Se invece ci si interstardisce come ha promesso B.: finché governo io mai la patrimoniale, la pazienza degli italiani potrebbe raggiungere il livello di guardia.