L’onorevole è un cittadino speciale…ma vada via i ciapp

Vi ricordate la disperata difesa di Craxi in Parlamento quando tentò di teorizzare il ladrocinio di Stato? In sintesi Bettino Craxi sostenne che la corruzione è un costo della democrazia e siccome i partiti rubano per finanziarsi, i politici sono tutti innocenti anche se colti con le mani nel sacco. Dopo 18 anni, la figlia Stefania sviluppa le teorie paterne ed arriva a sostenere la tesi per la quale “il parlamentare NON è un cittadino come gli altri” perché, “nell’esercizio della sua funzione è un rappresentante del popolo con il compito di legiferare” dunque, a corollario del teorema si può dedurre che siccome ha scritto le leggi, gli è concesso anche di violarle. E continua la baby Craxi: “i privilegi furono pensati dai nostri padri costituenti affinché i parlamentari non fossero corruttibili o condizionabili”. Ma vada via i ciapp! Non gli sono bastati evidentemente gli onori che la Costituzione ha riservato ai rappresentanti eletti dal popolo infatti, processi, condanne ed intercettazioni ci rivelano un mondo dove gli agi immeritati trascendono in vizi e lussuria mentre il popolo è ridotto in ristrettezze economiche con tagli ai servizi sociali e stipendi da fame. NON intediamo più pagare ma soprattutto dobbiamo smascherare la mistificazione che vuole far passare la condizione di politico come uno stato di suoperiorità sacrale, quasi un diritto divino, regale che tutto può concerdersi senza rispondere del suo operato e della sua condotta. Vogliamo un Parlamento di gente libera, capace, onesta, che NON cerca un’impiego per arricchirsi ma intende servire la Nazione con Onore ed orgoglio pronta al giudizio degli elettori come a quello dei Tribunali.

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