L’uomo da marciapiede ha tre punti per Grillo

un uomo da marciapiedeDecine di migliaia di uomini e donne non votano e non protestano e perciò la politica può permettersi di disinteressarsi di loro perché contano meno di zero. Ma ora c’è Grillo e se finanche Bersani gli ha scritto otto punti per implorarlo di fare un Governo insieme, allora anche l’uomo da marciapiede si può permettere di aggiungere altri tre punti a quella lista per convincere Grillo ed il suo movimento a farsi promotori di iniziative di legge che puntino ed eliminare del tutto la povertà estrema, quel livello di bisogno nel quale sprofondano coloro che disgraziatamente per disavventura o per rifiuto delle consuetudini sociali e culturali, perdono ogni segno di esistenza in vita. Il primo punto che avanzano a Grillo i senza fissa dimora è quello di dettare regole certe ed uniformi a tutti i Comuni ai fini dell’iscrizione all’anagrafe, condizione indispensabile per avere accesso ai serivizi universalistici essenziali. Il secondo punto è quello di superare i dormitori e le mense con la previsione di un programma dell’abitare sociale. Il terzo ed ultimo punto è quello di un reddito di cittadinanza minimo concepito come negli altri paesi europei non per assistere, ma come misura a termine con verifica periodica della buona volontà del soggetto di rimettersi in cammino sulle proprie gambe.

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