maggioritario, non ancora fatta la legge, han già trovato l’inganno

Gli è bastata la buonanima di Pannella a Calderoli e si è inventato l’ennesimo sistema elettorale per via referendaria. Un maggioritario secco all’inglese per fregarli tutti, quelli del nuovo umanesimo, che sa tanto di clientele e ricatti proporzionali. Non ha dato ascolto a professoroni e costituzionalisti emeriti confessa, ha preferito scrivere, come ha in uso fare, tutto da solo le tre pagine del quesito referendario col quale vuole abrogare la quota proporzionale del rosatellum. La proposta sarà avanzata da cinque Consigli Regionali a maggioranza di centrodestra. Non c’è tempo da perdere infatti in consultazioni e pareri che di sicuro sarebbero stati discordanti ed avrebbero aumentata la confusione del momento. Bisognava andare subito al nocciolo della faccenda ed impedire ai neoumanisti di portare indietro le lancette della politica italiana con un proporzionale puro sul modello partitocratico al tempo in cui i partiti, con la sola eccezione della Lega, non esistono più divisi come sono in sottopartiti, vedi il PD, oppure iscritti al patrimonio di una s.r.l.
Il genio e la velocità di Calderoli però pare che non bastino. Secondo Flick, uno dei professoroni che vanno per la maggiore in punta di commi e di cavilli; uno di quei costituzionalisti emeriti che leggono gli articoli della più bella del mondo cinque volte al giorno alla stregua di sure imperiose, se i giallorossi si danno da fare ed approvano la nuova legge elettorale proporzionale prima che si pronuncino i Consigli Regionali e formulino la loro proposta in Cassazione, allora la Legge elettorale di iniziativa parlamentare entrerà in vigore ed il referendum decadrà. In questa eventualità precisa Flick, se anche la Lega non si arrendesse e presentasse un nuovo referendum abrogativo, quest’ultimo non sarebbe ammesso dalla Cassazione perché lascerebbe il Parlamento privo di una Legge elettorale, eventualità inammissibile. Ora, a don Chisciotte sarà più chiaro con chi ha a che fare ed il restante degli italiani saranno ben felici di sapere che la Repubblica del 1948 resterà anche in vecchiaia, la più bella del mondo.

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