Abbiamo fatto appena in tempo a votare la cancellazione del Legittimo impedimento che Berlusconi ha colto al volo l’occasione della manovra di pareggio deficit 2014 per inserire nel testo commi di poche righe e mettere in salvo la sua cassa nel contenzioso con De Benedetti sul lodo Mondadori che prende spunto dalla condanna penale, passata anche in Cassazione (2007), nella quale viene condannato il giudice Vittorio Metta con l’accusa di aver ricevuto denaro da uomini Fininvest per aggiustare la controversia tra Berlusconi e la Cir. Ancora una volta si manipolano codici e norme non nell’interesse generale ma per cingere il capo con un cordone legislativo a difesa del suo patrimonio e della sua persona. Tutto ciò accade con l’indispensabile ausilio di una forza politica che si richiama ai valori popolari forti e viscerali: la Lega nord. NON sapevano Bossi e Calderoli, non sapevano ma ora che lo sanno voteranno quest’ennesima porcheria che ridicolizza l’intera nostra nazione e per farla dimenticare, ci faranno trascorrere l’estate al grido dei terroni sporchi e cattivi che bisogna abbandonare al loro destino. Oramai, non ha più segreti la strategia leghista: prendere per i fondelli innanzitutto i “padani”.
Ma vediamo che cos’altro c’è di rilevante nella manovra triennale da 47 miliardi che dovrà farci arrivare al 2014 in pareggio di bilancio: all’art. 4 – fatta eccezione per il Presidente della Repubblica, dopo la cessazione dall’ufficio, a favore dei titolari di qualsiasi incarico o carica pubblica, non possono essere utilizzati immobili pubblici, anche ad uso abitativo, né destinato personale pubblico, né messi a disposizione mezzi di trasporto o apparati di comunicazione; all’art. 6 – il taglio del 10% al finanziamento dei partiti ed il livellamento agli standard europei degli stipendi dei politici; all’art. 23 – . sui depositi titoli: il bollo che si applica alle comunicazioni relative sui depositi di titoli inviati dagli intermediari finanziari puo’ salire dal 2013 fino a 380 euro per i depositi il cui valore e’ superiore a 50mila euro. Si passa da 10 euro mensile a 120 annuale. Dal 2013 poi per gli importi sotto i 50mila euro si va dai 12,50 euro mensile ai 150mila annuali e per quelli sopra i 50mila euro, dai 31,66 mensili ai 380 euro annui; all’art. 30 – finanziamento della banda larga: raggiungimento degli obiettivi diritto di accesso a internet per tutti i cittadini “ad una velocità di connessione superiore a 30 Mb/s” (e almeno per il 50% “ al di sopra di 100 Mb/s”), il Ministero dello Sviluppo Economico, con il concorso delle imprese e gli enti titolari di reti e impianti di comunicazione elettronica fissa o mobile, predispone un progetto strategico sono individuati gli interventi finalizzati alla realizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazione a banda larga e ultralarga
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