Martedì, Renzi incontra il collaborazionista in attesa di Giustizia

E’ restato in silenzio per tutta l’estate, ma non con le mani in mano. Anzi, l’assoluzione gli ha restituito l’esuberanza dei bei tempi andati. Si è messo a dieta e va in palestra ad Arcore quotidianamente. Tiene a ritrovare la forma del collaborazionista in attesa di giustizia. Il nuovo incontro con Renzi è in agenda tra il 2 ed il 4 settembre a Roma. L’occasione sarà propizia per passargli le carte con le riforme sulle quali Forza Italia non ha difficoltà a dare i voti necessari per farle approvare dalle Camere: economia, politica estera ed indovinate un pò che cos’altro ha aggiunto di suo pugno? La Giustizia. Col ministro Orlando designato alla bisogna da Napolitano al posto di Gratteri, non è stato complicato trovare la sintonia. A naturale corollario della riforma della Giustizia, verrà l’aministia. I digiuni di Pannella infatti servono a farla digerire più in fretta all’opinione pubblica. D’altronde è nota la fortuna di cui l’uomo ha sempre goduto nella sua vita. La gente ha paura dice Brunetta, il califfato è alle porte; la Libia è allo sfascio orde di disperati c’invadono; in Europa quella tra Russia ed Ucrania è vera guerra, c’è bisogno di coesione nazionale. La gente chiede governo. Insomma, meglio di così non si poteva mettere la congiuntura nazionale ed internazionale ha creato tutte le condizioni favorevoli al grande rientro sulla scena. Al resto penserà Draghi col suo denaro facile da pompare nel circolo economico dell’Europa. Noi non siamo la sinistra, non giochiamo al tanto peggio, tanto meglio. Le parole di Brunetta confermano che Forza Italia verrà in soccorso sul Job act e sui tagli al bilancio da dare in pasto alla Commissione di Bruxelles per farle allentare i vincoli e favorire gli investimenti per l’occupazione. Si spera. Vedremo. Anzi vedranno, perché noi per fortuna un lavoro l’abbiamo e scriviamo per hobby.