Monti: non chiedo incarichi, ma voglio sapere se si vuole attuare la mia politica

Dopo la rituale conferenza stampa di fine anno, Mario Monti è stato ospite di Lucia Annunziata su Rai3 ed ha spiegato più semplicemente i suoi intendimenti chiarendo il senso delle parole pronunciate che la stessa Annunziata confessa di non aver compreso bene. Il metodo Monti è nuovo ed è un pò strano. Io non chiedo di assumere incarichi pubblici, chiedo solo di sapere se c’è voglia di fare una certa politica. In Italia si discute poco d’idee e programmi e molto di scontri e divergenze tra personalità. Il contributo che posso dare io è quello di legare la mia visione dell’economia e dell’Europa a programmi che possano ispirare le forze politiche per spostare il dibattito sui problemi reali. Posso essere il punto di riferimento di una o più forze politiche che si mettono su questa strada, se vorranno chiedermi di più, potranno anche indicarmi come candidato premier. In questo caso valuterò se ci sono sufficienti garanzie di credibilità per accettare. In ogni caso NON sarò candidato in un collegio, ma per fare le riforme ci vuole un mandato popolare e dunque, posso solo sottoporre al vaglio degli elettori un programma. La sua è una nuova modalità dice l’Annunziata, in fondo sta facendo delle consultazioni pubbliche per vedere che cosa le torna nel frattempo legge un’agenzia con le dichiarazioni di Alfano. Prendo atto che non vi sono possibilità di collaborazioni future col PDL, ribatte Monti in diretta. Sul tema del lavoro, Monti immagina che anche nel PD ci debba essere un chiarimento tra le posizioni contrastanti che vi sono all’interno tra Ichino/Vendola/Fassina e Bersani. In ogni caso, la vicinanza con la Cgil che pure è stata importante in passato per arginare il terrorismo, oggi è superata dalle necessità e dai bisogni per la crescita…