Napoli, arrivano bollette che incitano la rivolta fiscale

messi in croce dalle bollettetasche vuote2Napoli, una famiglia che vive di stipendio si vede recapitare a casa una bolletta pazza da 624,00€ solo per il servizio di smaltimento rifiuti. Più della metà del reddito mensile va via perché qualcuno ha deciso di issare la bandiera arancione ed in nome della (in)giustizia sociale, spende una fortuna coi nostri soldi e spedisce il pattume in Olanda piuttosto che incenerirlo in loco. Se questa famiglia decide di dare il buon esempio ai figli, non potendo evadere la pigione, per mangiare gli resta la mensa della Caritas. E’ nato il quarto polo, il polo della legalità che spinge all’illegalità per tirare a campare, il polo che si propone di ridistribuire la ricchezza mettendo le mani nelle tasche dei poveri. San Gennaro fece il miracolo, grazie ad una concomitante e fortunata serie di contingenze politiche Giggino fu eletto sindaco ed ora ai napoletani non resta che pregare Potocnik. Quanto prima arriverà la salatissima multa della UE per non aver provveduto a costruire gli impianti necessari allo smaltimento dei rifiuti, tanto prima si riuscirà ad uscire dall’emergenza commissariando l’Amministrazione locale. L’oppressione dei tributi locali a Napoli più che altrove è diventata insostenibile a chi ha un reddito da lavoro, le tariffe sono state portate al massimo per inseguire malamente i sogni egalitari di Giggino e le utopie ambientaliste di Sodano, tra gli assessori rossoverdi che aspirano a fare della città il laboratorio di una Cuba mediterranea. Potocnik, salvaci tu!

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