Non moriremo renziani, il male oscuro del PD ci salverà

occhettoHo telefonato dieci volte a Renzi, ma non mi ha risposto. Volevo metterlo sull’avviso, rischia di fare la mia stessa fine. Ho stappato una bottiglia di vino quando ha dato il via alla rottamazione. Il peggio del PCI si somma al peggio della DC nel PD. La svolta “liberal” della Bolognina è stata tradita e quella che doveva essere una contaminazione di riformismi, si è risolta in una fusione a freddo di apparati. Nel PD imperversa un male oscuro, quello della sinistra italiana che agisce nell’ombra. Sono gli apparati egemoni che hanno inteso la svolta come una scorciatoia per arrivare al governo, ma che al momento opportuno sono pronti a farti fuori come nel caso della mancata elezione di Prodi al Quirinale. Renzi non è amato nel partito, vince perché punta tutto sulla vittoria e lo zoccolo duro comunista al momento vi si ritrova. Io nel ’94 avevo molti più voti di Renzi. Bisogna distinguere un successo elettorale dall’effettiva capacità di dare una prospettiva alla sinistra nel lungo periodo. Insomma Occhetto mette a frutto la sua esperienza di vecchio compagno e quella che vorrebbe essere una dritta per Renzi finisce per rassicurare i suoi avversari: hanno i numeri per buttarlo giù. Appena il vento cambierà e le sue promesse non saranno più sufficienti per vincere, sarà messo da parte senza rimpianti. Sarà il male oscuro del PD a soccorrerci per salvare l’Italia dal renzismo.

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