L’ira di Berlusconi a lungo trattenuta è poi esplosa dopo la condanna a 4 anni di reclusione. Non sorprende la minaccia di tornare per asservire la Magistraura agli affari della politica, i giudici sono i suoi nemici più pericolosi, i soli in grado di squadernare le matrici dell’ingente patrimonio di cui dispone. Il motivo è stato ricorrente durante l’intero corso del ventennio. Fosse per lui, la Magistratura dovrebbe assumere un ruolo da figurante per mantenere libere le mani al decisore. E’ la repubblica del bunga-bunga la migliore delle architetture costituzionali possibili nella visione degli interessi collettivi convergenti coi suoi. La rabbia del soldato Silvio però è esplosa perché quel sistema complesso di poteri reali sovranazionali nel quale pensava non solamente di aver trovato posto di diritto in virtù del peso economico, ma di divenirne riferimento lo ha mollato, non lo ha accettato, lo ha valutato inaffidabile. L’allusione al complotto internazionale ordito ai suoi danni per screditarlo, è la riprova che la delusione più cocente che ha patito è stata quella di essere divenuto irrilevante su quel palcoscenico dove pensava di poter aspirare ad un ruolo da prima donna. C’entra poco o nulla l’essere eletti, dal dopoguerra ad oggi l’Italia ha goduto di un regime di sovranità limitato e per avere interlocutori, per non rischiare l’isolamento, per mantenere il consenso anche in Patria, bisogna rassicurare gl’interessi e gli obiettivi strategici della maggiore potenza esportatrice di democrazia. Se te ne vai in giro sottobraccio con Putin, se t’inchini a Geddafi, se ti prendi gioco di Merkel, che cosa credi di poter fare? Con quali appoggi pensate abbia governato per 50 lunghi anni la Democrazia Cristiana? C’ha rimesso le penne anche Bersani infatti, dopo aver così tanto faticato con l’ambasciatore americano Davide Thorne per guadagnarsi un giudizio positivo presso il Dipartimento di Stato, alla prima buccia di banana che gli han fatto cadere sotto i piedi per saggiare le sue doti di equilibrista, è caduto miseramente come un pivello. Adesso toccherà a Renzi saper raccogliere la staffetta dell’alleato fedele per il futuro. Ad interim Obama ha deciso, sarà Monti il prossimo Presidente del Consglio italiano e se c’abbiamo preso, ricordate di regalarci tanti clic nel 2013.
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