BCE, una farfalla è passata a riscuotere il tuo debito

Josephine WittSono solo una farfalla passata ad annunciati una condanna, fai attenzione BCE che stiamo arrivando per riprenderci le nostre vite perché non hai pagato ancora il tuo debito. Si chiude con un avvertimento il messaggio di Josephine Markmann, alias Josephine Witt  lanciato alla conferenza stampa di Mario Draghi. Non bisogna giocare con le nostre vite, non sono fiches, ma persone. Le nostre vite non possono essere vendute e devastate scrive nel volantino Josephine, la giovane attivista freelance dei diritti umani che ha portato l’attacco al cuore della moneta unica a colpi di coriandoli. Possediamo le nostre vite, sarà il grido di battaglia per contrastare lo schiacciante potere di polizia monetaria della BCE, non accetteremo il tuo racconto folle e se continuerai ad esercitare un’egemonia autocratica Continua a leggere

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Gratteri, dite alla gente che voglio risollevare la Giustizia

Silenzio, GratteriQuando si ascolta Nicola Gratteri le parole non si fossilizzano mai alla semplice cronaca della lotta alle mafie internazionali, ma la riflessione si allarga sempre al campo della ricerca di soluzioni percorribili ai gravi problemi posti dalla criminalità organizzata. Gratteri osserva come la cocaina sia diventata oramai un bene rifugio molto più redditizio dei Titoli di Stato perché ha un mercato che tira in occidente, soprattutto in Italia. A Milano prosegue, si sniffa più che in qualsiasi altra capitale europea. Efferata la spietatezza dei narcos coi quali la nostra ‘ndrangeta si è consorziata investendo gli ingenti capitali  liquidi accumulati negli anni coi sequestri di persona. La relazione della commissione per la riforma della Giustizia consegnata al Presidente del Consiglio è stata accolta tiepidamente dal Ministro Orlando che si è affrettato a puntualizzare che non tutte le proposte diventeranno Legge, ma il mio intento è solamente quello di risollevare la Giustizia italiana. Nella nostra relazione sottolinea, ci sono tanti suggerimenti per velocizzare i processi. Sono misure che avrebbero dovute essere implementate già da anni, sfido chiunque ad avere qualcosa da ridire. Gratteri poi sembra rivolgersi direttamente ai mezzi di comunicazione quando afferma di tenere in modo particolare a che delle idee sviluppate dalla sua Commissione sia messa a conoscenza l’opinione pubblica. Una volta che sarà stata bene informata sulle proposte di soluzione ai problemi della Giustizia, la palla passerà alla politica che avrà l’onere di spiegare nel caso perché alcune di quelle soluzioni di buon senso non possono diventare Legge. Una delle proposte che sicuramente Continua a leggere

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Casaleggio lancia il Rousseau, open source del M5S

casaleggio lavora al pcHanno provato con Liquid Feedback a dare corpo alla democrazia digitale quelli del Movimento cinque stelle, ma è stato un disastro come avevano già avuto modo di sperimentare i pirati tedeschi, ha infatti una scarsa usabilità ed allora Casaleggio ha sviluppato in casa il suo Rousseau 1.0 che nelle intenzioni vuole essere il sistema operativo di riferimento per snellire il macchinoso e barocco funzionamento organizzativo del M5S ad ogni livello amministrativo. Il mago della comunicazione digitale applicata alla politica ha già anticipato che il sistema sarà in evoluzione perpetua perché le funzioni sono suscettibili di miglioramenti ed incrementi applicativi, un pò come è accaduto a windows per capirci. Al Rousseau hanno accesso gli eletti e gli iscritti che sono centomila ed in costante aumento così come il numero di elettori sottolinea Gianroberto il cittadino che conta quanto un clic, ma vale più di tutti nel Movimento. Ciascuno degli utenti però, avrà un grado di permessi di accesso differenziato tiene a precisare, vale a significare che un milanese potrà votare una proposta di Delibera per il Comune di Milano od una proposta di Legge Regionale da presentare in Regione Lombardia e non per altri livelli locali. Potrà discutere invece le Leggi per il Parlamento Nazionale e le proposte da presentare al Parlamento Europeo. Non potevano mancare naturalmente il tasto di raccolta fondi e le Faq dove i cittadini deputati nazionali, regionali ed europei ed i cittadini consiglieri potranno imparare come si formula una proposta di Legge, come si scrive una proposta di Delibera, una interrogazione, una interpellanza, un’ordinanza. Insomma, ha pensato proprio a tutto Casaleggio, ha tradotto in perfetto linguaggio macchina i processi assembleari, esecutivi e giudiziari dobbiamo supporre. Una app efficientissima quest’ultima, visto la velocità delle espulsioni infatti possiamo costatare che non accumula arretrati e non mantiene pendenze, basta un clic e la sentenza passa in giudicato. Non si è capito molto bene però se affianco al Rousseau o sopra il Rousseau, c’è comunque un altro sistema operativo, ma in carne ed ossa: il Direttorio. Che funziona molto bene tiene a sottolineare Casaleggio, Continua a leggere

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Giammai la guerra, piuttosto turchi

Turchia, cavallo di Troia Come la mettiamo coi Cristiani perseguitati in Africa ed in medio oriente? E come la mettiamo con le donne violentate e fatte schiave? E per gli uomini decapitati o freddati con un colpo alla nuca perché non pregano Allah che cosa facciamo in loro difesa? Niente, l’Europa c’impedisce ogni discriminazione. Guai a parlare di radici e men che meno Cristiane. Cultura e tradizioni sanno di razzismo. Cosmopoliti ed universalisti oppure niente, nulla, così è se ci pare. Qualcuno ha costruito il pensiero unico dell’identità neutra secondo la quale ci è concesso il diritto di denunciare i crimini, ma non ci è concesso il dovere di intervenire. Giammai la guerra quindi, quando arriviamo al momento di tirare le somme nel discorso pubblico e decidere se schierarci dalla parte del bene oppure dalla parte del male, in Europa restiamo prigionieri del nuovo modello di civiltà umanitaria e preferiamo fare spazio all’inciviltà disumana. No, no, non è vigliaccheria, sono solo scrupoli di coscienza quelli che tra un pasto e l’altro, una vacanza ed un pò di acquisti prendono il sopravvento sulle nostre azioni istintive. Dobbiamo pur garantire il futuro alle nostre figlie e nipoti diamine! Spendiamo infatti centinaia di milioni per accogliere e dare un futuro a rifugiati o presunti tali da ogni parte del mondo e questo ci basta e c’avanza. Le nostre buone azioni quotidiane sono belle che terminate. Vadano a cercare rifugio altrove i Cristiani perseguitati in Siria, Iraq, Iran e Libia. Qui in Europa, vige il rispetto dei diritti umani. In Italia poi, vogliamo scherzare? La Costituzione ripudia la guerra, la Santa Sede è intenta a pregare, ai Cristiani non rimane altro che andare errabondi per le vie del mondo oh, SIGNORE! Abbi pietà di noi. Ci viene da pensare che forse se proprio non possiamo essere europei, allora sarà meglio farci turchi, magari staremo tutti meglio con la Turchia in Europa. Ne sono convinti i Continua a leggere

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Ainis dubita che Mattarella possa firmare l’italicum

ainis2Potrebbe trovarsi in difficoltà il Presidente Mattarella a promulgare l’italicum e parlo da costituzionalista precisa Michele Ainis, volto noto al grande pubblico dei salotti televisivi. Il motivo perché la firma del Presidente è in dubbio, essenzialmente si ritrova nel taglio elettivo monocamerale della Legge mentre il regime repubblicano conserverà al momento dell’approvazione definitiva ancora due Camere elettiveNon regge la clausola che posticipa al 2016 l’applicazione, puntualizza il professore di diritto pubblico alla Roma III, perché non vi sono garanzie che la Riforma del Senato per quella data sia definitivamente approvata ed eventualmente confermata dal referendum. Allo stesso Ainis che nel 2013 rimpiangeva l’immunità parlamentare e la supremazia del Parlamento oggi, non va giù che l’italicum con uno sbarramento al 3% porti praticamente tutti i partiti ad essere rappresentati in aula, lui avrebbe preferito una soglia di accesso all’8% così da concentrare le opposizioni ed esercitare un bilanciamento più forte al partito di maggioranza relativa che col premio otterrà il 54% dei deputati per governare. Dopo aver demolito la legge elettorale, Ainis prosegue ed allunga il tiro sulla sinistra di governo che da tempo osserva, non si occupa più delle diseguaglianze, ma è impegnata nella pratica delle poltrone. Che cosa allora dovrebbe fare la sinistra? In nome dell’eguaglianza “le gabbie salariali” , è sempre lo stesso Ainis a parlare: perché se paghiamo lo stesso stipendio a Milano ed a Ragusa dove il costo della vita è molto diverso (inferiore), il salariato di Ragusa finisce per guadagnare il doppio. Hai capito? Queste sono idee di sinistra egualitaria, altro che destra liberista sfegatata. Finirà che Continua a leggere

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Landini, l’uomo solo al comando della coalizione che non c’è

vignetta-header-sfondo-landini il renzistenzaIl lavoro non è più rappresentato dalla politica, concordavano su un punto le voci di piazza del Popolo. Per il resto sono tante le incertezze registrate sugli sbocchi che dovrà prendere l’idea lanciata da Landini, uomo solo al comando della coalizione sociale anti Renzi che ancora non c’è. 20 giovani di numero si contavano tra i venticinquemila in totale convenuti ieri a Roma. Gli operai di Pomigliano hanno disertato e sono rimasti al lavoro in fabbrica preferendo coalizzarsi a Marchionne in tutta evidenza. Landini sta snaturando il ruolo del sindacato, non dovesse spuntarla nella scalata a Cgil, dirotterà il consenso (minoritario) di cui dispone verso la politica, osserva Marco Ferreri già dirigente di Rifondazione comunista. Renzi non si dice preoccupato, a sinistra del PD si moltiplicano le sigle, ma i voti restano sempre quelli che furono di Rifondazione. Quando la sinistra va al governo, si scontra con la realtà e per reazione gli irriducibili fondano un partito. Arriva Fassina, tra piazza e realtà: la coalizione Continua a leggere

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Fate presto a tagliare, la spesa ha innestato il turbo

alesina e giavazziFate presto quei tagli, senza perdere altro tempo, la spesa pubblica ha innestato il turbo e continua a salire col pilota automatico come se la Legge Finanziaria per il 2015 non fosse mai stata approvata. Non è il primo allarme, non sarà l’ultimo vogliamo sperare quello lanciato dal duo-liberista del Corriere della Sera, Alesina e Giavazzi. Si può essere kenesiani quanto si vuole, ma poi ci si scontra coi numeri che parlano della realtà e non formulano teorie. Il momento di agire e mettere mano ai tagli di spesa è oggi piuttosto che fine anno, scrivono i due economisti. La spesa dopo una lieve flessione nel 2017 salirà nuovamente a 850 miliardi come se Renzi non avesse fatto nulla e la Legge di Stabilità non fosse in vigore. Per ricreare un clima positivo alle imprese e favorire gli investimenti così come per ricostruire la fiducia nelle famiglie e far ripartire i consumi, c’è bisogno che tutti percepiscano la sensazione che il governo ha imboccato definitivamente la rotta del controllo sull’economia. Non bastano i dieci miliardi di tagli che ha in programma Gutgeld proseguono, per scongiurare l’aumento al 25% dell’IVA e sostenere la timida ripresa innescata dalle esportazioni bisogna praticare tagli per 35 miliardi. Il duo spiega anche dove tagliare, ma non vogliamo rovinarvi il piacere della lettura, cliccate sul link e verificate voi stessi. Sulla ripresa non prendiamoci in giro, Renzi non ha alcun merito, sono solo Continua a leggere

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Degrado e disoccupazione, non basta la Fede a sanarli

roberto esposito, filosofoSarà che forse è ancora in lutto per la morte di Pino, ma per  San Gennaro anche Papa Francesco è un nero a metà: il Sangue nell’ampolla infatti si è liquefatto a metà, come ha ammesso con la Sua simpatica aria un pò stranita, lo stesso Bergoglio davanti ai Fedeli. Motivi di felicità comunque non sono mancati al Santo Padre, era dal 1848 che un Papa non riceveva una Benevolenza così straordinaria dal Patrono di Napoli. In ogni caso un segno dell’eccezionalità di questo Pontefice dalla Fede forte e prodigiosa osserva Boris Ulianich, professore emerito di storia del Cristianesimo, già senatore della sinistra indipendente. Questo Papa prosegue, ci chiede un momento di ravvedimento e di conversione, dove quel “ci” evidentemente sta per noi napoletani o per lo meno meridionali, cui Francesco rivolge l’invito a cambiare mentalità e costumi di vita sociale, spiega l’anziano professore. Sarebbe un miracolo anzi, “‘o miraculo”, se accadesse per davvero siamo sicuri che anche San Gennaro farebbe festa in Paradiso. Lavoro ai giovani Continua a leggere

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Landini a porte chiuse, Bersani resta in ditta

vignetta, Landini rompe gli induciLandini a porte chiuse promette di fare politica, non un partito. Il primo passo? Il referendum per abrogare il job act. Si parte con le idee chiare: avvocati, farmacisti, dottorandi e freelance, le categorie del lavoro autonomo chiamate nella coalizione sociale ad allargare i confini del sindacato oltre i movimenti e le associazioni per vincere la battaglia dei diritti. E’ convinto Landini che le partite IVA si impegneranno nella lotta per ripristinare i diritti dei lavoratori dipendenti. Evidentemente a porte chiuse si ragiona meglio che nelle piazze. La CGIL avverte l’imbarazzo e resta in silenzio, per il momento. Un sindacato che si fa partito od anche solamente corrente, perde autonomia ed indebolisce il suo peso nei confronti delle altre confederazioni per non parlare dei rapporti con le controparti datoriali. Camusso a giusta ragione si è chiusa nel silenzio seriamente preoccupata del movimentismo barricadero della Fiom. Intanto nel PD si studiano le contromosse per impedire la saldatura di Landini alla minoranza interna. Il dossier del sindacato che scende in politica è stato affidato a Gutgeld e Taddei ed è quanto dire. Gli economisti si occupano oramai di tutto lo scibile umano, quasi a voler sottolineare la supremazia del capitale in particolare sul lavoro e sulla politica. A breve infatti, scriveranno anche le nuove regole sulla rappresentanza sindacale, dopo aver già determinato la fiscalizzazione degli oneri sociali, il nuovo diritto del lavoro, la quotazione delle banche popolari, la nuova governance Rai, la riforma della Pubblica Amministrazione e la nuova agenda digitale. Più che dei consiglieri somigliano a dei factotum, tra le loro mmani sono finite anche le norme che regoleranno i rapporti ai tavoli negoziali, i poteri di firma nei contratti collettivi, la ripartizione delle ore di assemblea riconosciute ai lavoratori.  A sistemare i partiti invece, Renzi ha delegato Guerini che ha già tutto pronto, martedì prossimo sarà presentato il ddl di regolamentazione della vita dei partiti e promette scintille: partiti e movimenti politici saranno obbligati a dotarsi di uno Statuto democratico che normi le dinamiche interne. Prevedibili  mal di pancia si annunciano non solamente per il M5S di Grillo e Casaleggio, ma un pò in tutte le formazioni che vogliono scendere  nell’agone elettorale delle prossime consultazioni. Sul fronte italicum infine, Continua a leggere

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Francesco perdona Silvio, ma i Vescovi non l’assolvono

Francesco, Dio Perdona“Non dimentichiamo che Dio perdona tutto e perdona sempre”, sono le parole un pò a sorpresa con le quali Papa Francesco ha annunciato un Giubileo straordinario dellaAntonio-Martino Misericordia. Si è poi rivolto direttamente ai Sacerdoti Papa Bergoglio, perché abbiano “tanta Misericordia in Confessione”. In sostanza par di capire che il Papa ha raccomandato ai Preti di assolvere sempre ed assolvere ogni peccato senza mai anticipare un giudizio alla luce della Parola sia pure del Vangelo, sia pure della Bibbia. Giudizio sospeso dunque anche per gli assassini dell’Isis? Sembrerebbe di sì, secondo il nuovo corso Gesuitico della Chiesa per la quale Dio NON condanna e NON punisce. Non ci resta allora che rivedere il Catechismo che abbiamo studiato da piccoli, eravamo rimasti infatti ai cattivi che vanno all’Inferno ed ai buoni che vanno in Paradiso. In verità anche in quel catechismo ai cattivi restava una possibilità di guadagnarsi il Paradiso, ma dovevano sinceramente pentirsi, espiare i peccati e rinfrancare il male causato. D’ora in avanti invece, non sarà più così: buoni e cattivi, saremo tutti Beati nella Gloria di Dio. Noi se permette, piuttosto che ai peccatori preferiamo rivolgere il pensiero alle tante vittime Cristiane sgozzate in Siria, Iraq ed Egitto, qui però siamo venuti per parlare d’altro. Devono essere stati proprio quel “tutto e quel “sempredicevamo, ad aver messo a posto anche le coscienze dei Berlusconi’s and friends, dopo che già gli animi si erano rasserenati per l’assoluzione definitiva in Cassazione dal reato di concussione e prostituzione minorile se Antonio Martino, tessera numero due tra i fondatori di Forza Italia, si è così tanto adirato coi Vescovi italiani che invece hanno confermato la cristiana censura per i  costumi peccaminosi di Silvio che inducono a perseverare nella corruzione morale le anime di tante ragazze. Come per un laico, così anche per un cristiano che esercita funzioni pubbliche ed assolve ruoli di rappresentanza, simili condotte ancorché non siano reati, sicuramente non possono essere agitate alla stregua di benemerenze ha scritto il direttore di Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale italiana. Ma chi sei tu per esporre Berlusconi al pubblico ludibrio? Ha tuonato un insolito Martino calato nei panni di predicatore laico, evidentemente Continua a leggere

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