Le femministe, più forti delle peshmarga curde

women-peshemergaLaura-Boldrini, alteraNon poteva far mancare la sua proverbiale alterigia di sicuro l’otto marzo il Presidente della Camera dei Deputati, on. sig.ra Laura Boldrini ed infatti è scesa subito in trincea a fianco delle donne ieri su LA7 a ricordare la necessità di violentare la sintassi e declinarle le parole sempre al femminile quando ci si rivolge ad un soggetto donna che svolge una funzione pubblica o riveste un ruolo istituzionale. Fa quasi tenerezza vedere queste femministe smarrite tra salotti borghesi e studi televisivi, prendere il coraggio a due mani per ingaggiare battaglie furibonde in difesa della parità lessicale tra uomo e donna al cospetto della fierezza temeraria con la quale le combattenti peshmarga curde scendono in trincea a fianco degli uomini per  difendere la civiltà dalla psicotica oppressione islamista che minaccia il mondo. Non osiamo poi nemmeno immaginare le nostre eroine rischiare la carotide per affrontare vis à vis sul campo di battaglia il terrore dell’Isis, prese come sono a risolvere i feroci dubbi e gli innumerevoli interrogativi che attanagliano il loro cuoricino nel conflitto tra guerra e non violenza quando in ballo c’è la vita, la sopravvivenza, la libertà ed appunto: la parità sostanziale del genere umano quale che sia il sesso. Non vorremmo essere nei panni di queste poverine di casa nostra quotidianamente impegnate a versare lacrime per accogliere, sostenere, curare, integrare, difendere i diritti umani in un paese che non minaccia nessuno, ma che anzi fa di tutto per riservare alle sue figlie ed alle sue nipoti un destino incerto, probabili preda di costumi che si dimostrano tanto intolleranti quanto maggiori sono i tentativi di aiutarli ad emanciparsi dall’oscurantismo dottrinale. In tutta onestà, Continua a leggere

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Renzi: dopo l’italicum, torneranno a contare le tessere nel PD

benito mussolini, tessera PDUn passo avanti e due indietro. Proprio così, pur di far passare l’italicum, Renzi si è detto pronto ad aprire una discussione perché chi ha una tessera del PD in tasca possa ritornare a contare. Si è anche detto pronto ad eliminare le primarie per l’elezione dei segretari regionali e disponibile ad aprire all’albo degli elettori. La ragione di questa nuova folgorazione sarebbe il premio di maggioranza che l’italicum assegna alla lista e non più alla coalizione con la conseguenza che il PD dovrà scoprire la sua vocazione maggioritaria e ridiventare un partito piuttosto che un comitato elettorale all’americana come l’aveva originariamente immaginato. Nella lunga intervista rilasciata a Damilano per l’Epresso, Renzi confessa di non riuscire ad aprire un canale di comunicazione con Bersani e di essere stufo delle critiche pretestuose che gli vengono mosse all’interno del PD semplicemente per marcare una differenza quando invece la sua linea politica ha saputo raggiungere sostanzialmente gli obiettivi che da sempre la sinistra si era posta come traguardi: doppio turno, preferenza di genere e maggioranza di voti nel paese. Astutamente rivela di guardare con piacere all’area di opposizione a sinistra che Landini sta catalizzando: se non avessimo nemici ed imbarcassimo tutti, finiremmo come l’Unione di Prodi. Par di capire che anche Salvini e Casa Pound gli vanno Continua a leggere

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Uno sguardo al campionato ed il pronostico di Cristin

pronostico di cristin scommesseScusate il ritardo…studiavo le quote di domani 8 Marzo. Giocate quel poco che basta ad ingannare l’attesa dei risultati, mi raccomando. Veniamo al campionato italiano: il Milan continua la sua crisi. Inzaghi sembra avere le ore contate. Si parla di avvicendamento. Ma con chi?…chi sembra all’altezza? Mentre il Chievo sorride. Un buon pareggio contro i rossoneri è un altro mattone verso la salvezza. Cagliari-Verona ha sancito che per il Cagliari c’è ancora molto da lavorare e per il Verona un buon successo esterno. Il Palermo impatta in uno 0-0 con l’Empoli. La squadra di Sarri pratica un buon gioco…avesse un attaccante migliore sarebbe in ben altre acque. La Samp vince in rimonta a Bergamo. Buona prova che mette nei guai Colantuono al punto di essere esonerato per il ritorno nel calcio di Reja. Il Cesena fa capire di credere ancora nella salvezza e fa bene…del resto come organico non è male. Mentre per l’Udinese cala un po’ il sipario sulla bella compagine degli scorsi anni…il suo allenatore è in bilico. La solita Inter perde in casa contro una forte Fiorentina. Di questi tempi sarà dura Continua a leggere

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Gli aborti partoriscono la crisi e la finanza supplisce le nascite

amare Dio e fare soldiChe l’Istituto Opere Religiose meglio noto come IOR abbia benedetto capitali sporchi quando non criminali è un dato acquisito dalle cronache, hanno fatto epoca le imprese del banchiere di Dio mons. Marcinkus e non fa più notizia. Oggi invece vogliamo segnalarvi un altro banchiere cattolico, dapprima chiamato in Vaticano per ripulire quei forzieri infestati dal demonio e poi defenestrato, ma non per denunciare scandali bensì per illustrare la sua teoria economica che ci sembra alquanto originale e controcorrente. Secondo il pensiero di Ettore Gotti Tedeschi, la crisi che ha squassato le economie del mondo occidentale, non è stata generata dalle mosse azzardate della finanza speculativa. Il calo del PIL e la conseguente mancata ripresa della crescita, nascono molto più semplicemente dal crollo delle nascite al quale concorre il gran numero di aborti per motivi futili che si registra anche in Italia, come rilevato dall’Istat. L’occidente sostiene Gotti Tedeschi, ha industrializzato l’oriente a seguito delle delocalizzazioni ed è diventato consumatore, ma a debito non riuscendo più a riequilibrare la crescita economica naturalmente per aver rinunciato alle nascite. In preda al nichilismo più sfrenato, l’uomo occidentale si è considerato esclusivamente un animale intelligente che deve soddisfare i suoi bisogni materiali e così, quello che è un mezzo di sostentamento della vita ne è diventato il fine ultimo mentre lo spirito e l’intelletto che non sono più alimentati faticano a trovare un senso alla nostra esistenza. In un quadro così complesso, la finanza ha cercato di supplire l’assenza di crescita economica che si rende impossibile con la regressione demografica, azionando la leva dei consumi individuali promossi dal risparmio che però è la base monetaria del credito e degli investimenti. Eroso il risparmio quindi, la finanza si è Continua a leggere

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Boschi di braccia tese giù dal Pincio per Salvini

Battisti, boschi di braccia tese1Il Piave ha mormorato ieri 28 febbraio in piazza del Popolo a Roma per Salvini, tra boschi di braccia tese venute giù dal Pincio coi bicipiti pronti a dialogare anche col califfo se del caso e contadini veneti in mutande. Più della politica, la sintonia con la Lega di Salvini è una “faccenda antropologica” precisa Simone di Stefano, vice presidente di Casa Pound. Dal palco solo accenni, giusto qualche titolo della Fallaci suggerito a mezza voce tra un vaffa ed altre zecche. Qualcuno un pò malizioso vi potrebbe leggere in quei libri anche un avviso per ospiti sgraditi che dovessero venire da lontano con l’idea di abbattere i monumenti della Città Eterna: sappiate che ad attendervi non troverete solo le belle statuine di Alfano, ma anche uomini in grado di ragionare. “Noi con Casa Pound non abbiamo nulla a che fare” si è affrettato a far sapere Toti, dispensatore di veline mediaset preoccupato di vedere il suo editore fuori dai giochi una volta e per sempre. Il timore che la destra si possa liberare definitivamente del fardello affaristico-collusivo per poter alzare orgogliosa quelle mani pulite al cielo le stesse che un tempo Giorgio Almirante mostrava fiero della sua diversità nelle tribune politiche di Ugo Zatterin, traspare da ogni sillaba con la quale a fatica Toti prova ad argomentare: “forza Italia col presidente (sic!) Berlusconi in testa, è impegnata in uno slalom quotidiano tra opinioni contrastanti per superare i veti incrociati delle altre forze con le quali vogliamo allearci unico modo che abbiamo per battere Renzi. Salvini sta costruendo una forza lepenista che non raggiungerà mai la maggioranza del 51%” a Salvini infatti, per governare potrà bastare la maggioranza relativa del 40% dell’italicum, ma questo il disperato Continua a leggere

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L’isola delle zie, di Antonio Lubrano

L'isola delle zie, Antonio Lubrano

L’isola è quella di Procida, ha rivelato in TV lo stesso autore ed il pensiero è andato subito a mia madre, procidana di nascita. Quindi ho voluto leggere il libro forse perché volevo in qualche modo rivivere la sua giovinezza, ma sono rimasta delusa. A Procida infatti sono andata solamente un paio di volte in gita d’estate da ragazza e nel libro a ben pensarci, non potevo ritrovare riferimenti che potessero richiamarmi alla mente i brevi soggiorni sull’isola. La storia si svolge tutta su questa piccola isola nel golfo di Napoli, c’è una famiglia, “la stirpe”, composta da varie famiglie dove protagoniste sono le zie coi loro mariti naviganti, capitani o mozzi comunque sempre in mare. Ciascuno con le sue peculiarità, vivono però in case contigue in un unico edificio dove gioie e dolori della vita sono condivisi, come un tempo accadeva anche da noi.
L'isola delle zie, caro lettore di Antonio LubranoCarluccio, il nipote adolescente, decide di condurre un’indagine per svelare il segreto che cela zia Cecilia detta Cilla, vedova del cui marito morto in mare si ricorda solamente ch’era un bell’uomo. Poi c’è zia Filomena detta Memé, la più giovane delle zie, sposata con zio Luca detto Lucariello, pilota nel canale di Suez, in pensione. Nello stesso palazzo abita anche zia Immacolata detta Teti, la monaca di casa che aveva sposato Gesù senza rinchiudersi in convento e zio Giovannino il pasticciere. Zio Salvatore, il diplomatico della stirpe, viveva invece a Nizza ed ogni ultimo venerdì del mese era solito scrivere alle sorelle ed ovviamente alla più piccola Costanza, madre di Carluccio il cui marito capitano è sempre innamorato come il primo giorno. La vicenda per il giovane Carluccio ha inizio al porto con l’arrivo di una straniera subito notata dai locali. Carluccio la pedina e scopre che Continua a leggere

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Commento alla XXIV giornata del campionato di calcio

Giocatori Roma, XXIV giornata di Campionato 2015La Juve prosegue la sua marcia verso il titolo non senza i famosi aiutini che il buon Marotta dice ci possono pur stare…adesso gli aiutini incominciano però ad essere tanti. Il Milan non fa altro che prendere una vittoria con il minimo dello sforzo. Mentre in coda abbiamo un Empoli che ha tutte le carte in regola per salvarsi…insieme al Chievo che pur battuto 3-0 dall’Empoli stesso può ambire alla salvezza. La Lazio continua a sognare la champions ai danni del Palermo. Ma tutto sommato ci sta per il Palermo perdere all’Olimpico. Oramai i rosanero possono dirsi virtualmente salvi…
Non può farlo ovviamente il Verona che malgrado il pareggio con la Roma, peraltro rosicato, non smuove la sua classifica. La Roma…beh, non si può definire in crisi perché non perde, ma nemmeno dire che le cose vadano bene visto oramai che pareggia sempre e la Juve scappa e il Napoli sta lì. Fiorentina-Toro è stata la partita del non facciamoci del male…un pareggio sta bene ad entrambe.
Il Napoli si avvicina al secondo posto che peraltro può agganciare già la prossima giornata. Salvo clamorose sorprese alle quali ci ha abituato, vedi pareggi clamorosi nel momento di fare il salto di qualità. L’Inter vince contro un Cagliari dignitoso, ma pur sempre un Cagliari votato alla salvezza. Anche se avremmo voluto vedere il Cagliari affidato a Zola sin dall’inizio del campionato. Probabilmente ora sarebbe in ben altre acque. Il derby di Genova:…bella partita con azioni sia da un lato, sia dall’altro. Ma pur sempre di un 1-1 stiamo parlando. Infine Parma-Udinese, la non partita…non ci sono i soldi…Ancora non si conosce la sorte del Parma, se continua a giocare il campionato oppure no. Ad ogni modo una sconfitta del mondo calcio. Alla prossima.

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Padoan ingessa le reni alla Grecia, fino a giugno reggerà

Padoan imbronciatoSe la Germania non ha stretto il cappio al collo della Grecia, Tsipras deve ringraziare Pier Carlo Padoan e la stima che per lui nutre l’inflessibile Schaeuble, ministro delle finanze tedesco che dalla sua sedia a rotelle di fatto governa l’Europa. E’ stato l’intervento di Padoan ad ingessare le reni alla Grecia per i prossimi quattro mesi fino a giugno secondo il preliminare di accordo firmato con l’Eurogruppo. Governo inesperto quello greco ammette il portavoce, se Tsipras non avesse messo in discussione gli accordi firmati dal precedente governo, avrebbe avuti disponibili per capitalizzare le banche già a fine febbraio i soldi che invece avrà solamene a fine aprile. Senza l’accordo favorito in extremis da Padoan e Sapin martedì prossimo, le banche greche a secco di liquidità avrebbero spento i bancomat. Tsipras che pure è andato in TV a cantare vittoria per aver messo fine all’austerità, in realtà ha i soldi contati appena fino a giugno quando per pagare i 6,7 miliadi di debiti in scadenza, avrà bisogno di un terzo programma di aiuti dopo il primo ricevuto nel 2010; sarà quindi difficile immaginare riforme di sinistra per Varoufakis che possano adeguatamente sostituire quelle del memorandum imposto dalla Trojka. Con molti nemici, ma poco onore la Grecia di Tsipras è uscita dall’Eurogruppo, le sue proposte sono state respinte non solamente dalla Germania come era prevedibile, ma anche e soprattutto diremmo, dalla Spagna, dal Portogallo, dall’Irlanda da quei paesi cioè che hanno accettato, pagato e patito il programma di riforme della Trojka. Riassunzione degli statali licenziati, abolizione della tassa sulla prima casa, incremento della spesa sociale, sconti sull’energia elettrica per le famiglie, blocco delle privatizzazioni, nulla del programma con il quale Syriza ha vinto le elezioni è stato accettato a Bruxelles. La Grecia di Tsipras è stata costretta invece ad impegnarsi nell’attuazione solamente di quelle riforme previste dal suo programma elettorale, che non mettono in discussione gli obiettivi di bilancio decisi dalla Trojka e che ora con una finezza semantica vengono intestati alle “istituzioni”. Tutte le misure che il governo greco intendesse adottare e che potrebbero avere ripercussioni sul deficit, dovranno preventivamente essere autorizzate comunque da Bruxelles. Un bagno nella fredda realtà dei numeri dopo il calore consolante del successo di piazza, vedremo nel futuro a breve quanto sarà salutare agli scamiciati di Atene. Al ritorno in Patria hanno provato ad arginare le inevitabili tensioni interne al partito con un poco rassicurante scriviamo noile riforme stavolta, non sarà la Trojka a dettare le condizioni. Un motto che ricorda da vicino quello dei cugini italiani e che per la verità non ha portato propriamente fortuna ai 5 stelle. I reduci della campagna d’Europa hanno dovuto faticare non poco a placare gli animi della minoranza interna di Syriza accreditando a loro discolpa la tesi del complotto e della Continua a leggere

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Difesa al verde, militari infiacchiti altro che guerra, arduo è difenderci

Predator UAV Italiani3

 

 

 

 

 

 

 

 

Non usa mezzi termini il Generale Leonardo Tricarico per farci capire che con un esercito infiacchito da anni di missioni in ordine pubblico e quindi del tutto disabituato al combattimento sul terreno; con una difesa al verde per i tagli che si praticano dal 2005 ed un bilancio prosciugato da mare nostrum che inoltre distrae le unità navali dai compiti istituzionali per adibirle alla ricerca ed al soccorso in mare altro che guerra in Libia, sarà già un’impresa quella di difenderci da eventuali attacchi con missili Scud o portati per via aerea con modalità simili a quelle che hanno abbattuto le torri gemelle nel 2001. I rischi cui siamo esposti sono concreti e reali: i contratti di manutenzione dei sistemi d’arma per fare un esempio, sono in scadenza e non ci sono soldi appostati per i rinnovi; gli americani Continua a leggere

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Inizia oggi una nuova rubrica: un commento al campionato

Pallone in reteIniziamo col partire dalle partite del sabato: la Fiorentina si conferma squadra molto tosta e avvezza al bel gioco. Gli innesti del mercato invernale sono stati più che azzeccati. Il Sassuolo invece non deve recriminare su questa sconfitta. Sulla carta ci sta perdere contro la Fiorentina. I punti necessari alla salvezza li faranno senza dubbio in altre occasioni. La sera si è assistito all’ ennesimo passo falso del Napoli. Quando dovrebbe far il salto di qualità il Napoli è preso da paura. Il problema dei partenopei è la difesa con annesso portiere. Problema che si evidenzia dall’inizio del campionato. Cosa aspetta Benitez a far giocare Andujar?
E veniamo alla domenica calcistica: l’Inter sembra risorgere a Bergamo ma l’aspettiamo contro avversari ben più attrezzati. Del Milan che dire: malgrado l’ennesima rivoluzione a campionato in corso è sempre il solito Milan che non ha gioco e che si fa sovrastare anche dalle piccoline. Chissà Berlusconi che cosa pensa di Inzaghi….
La Roma perde un’ occasionissima: all’ Olimpico erano d’obbligo i 3 punti. Certo non si può pensare che Gervinho e Doumbia al ritorno dalla coppa d’Africa, peraltro vinta, potessero risolvere i mali della squadra. ChievoSampdoria a mio giudizio è stato uno scandalo…la non sportività. Il tecnico dei blucerchiati si è rassegnato a perdere l’incontro ben prima di cominciare. Ha fatto riposare tutti i diffidati e nel corso della partita non ha preso le dovute misure per contrastare il pur bravo Chievo, ma sempre di Chievo si tratta. Tutto in nome del derby con il Genoa. Già il Genoa…bella squadra. Una che gioca sempre a viso aperto. Può fare imprese memorabili come memorabili debacle. È un buon spot per il nostro calcio.
Un’applauso anche al Verona che Continua a leggere

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